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Governo, Letta: “Draghi deve restare fino al 2023”

Enrico Letta auspica che Mario Draghi continui a guidare il governo fino al 2023, fino alla scadenza naturale della legislatura. “Ieri è stata una giornata importante per Italia, paese che ha ottenuto i maggiori finanziamenti. Una grande occasione per il nostro paese. – dice infatti il segretario del Pd durante un Forum all’Ansa – Questo quadro politico è considerato una garanzia in Ue, Draghi è un elemento di fiducia importante. Sta guidando il governo in modo determinato ed equilibrato, ci sentiamo a casa. Sarebbe buono se durasse per tutta la durata della legislatura, fino alla fine. Io credo che sia il momento della stabilità: secondo noi deve stare fino alla fine, per l’interesse del Paese”.

Letta affronta tutti i i temi politici sul tappetto E sulla riforma della Giustizia e il nodo della prescrizione dice: “Una mediazione sulla giustizia in Cdm? Fa parte esattamente di quel quadro di certezze necessario. Lo scontro politico sulla giustizia negli ultimi anni è stato una costante. Oggi abbiamo un’occasione unica, data da Draghi e Cartabia, una ministra che ha le idee chiare. Sono stata molto colpito dalla sua determinazione. Serve una riforma della giustizia nel segno di efficacia e rapidità”.

Un altro dei temi caldi, anche per le implicazioni sociali che comporta, è quello del blocco dei licenziamenti. E su questo problema Letta spiega la posizione del Pd: “Nei prossimi giorni c’è l’ultima possibilità per una soluzione sul blocco dei licenziamenti: è una questione delicata e io mi sento di suggerire e spingere verso un aggiustamento delle soluzioni che favorisca due filoni: uno, le aziende in crisi, ovvero i tanto tavoli aperti al Mise che devono essere protetti e poi un settore particolare: il tessile. La crisi del tessile c’è e mi sembra un buon punto di equilibrio, il governo darebbe un segnale di ascolto importante anche al sindacato”.

Il segretario del Pd parla anche di fisco e annuncia: ” “Presenteremo oggi alla Camere le proposte del Pd per il fisco. I titoli sono: riduzione fiscale per i redditi medio-bassi, un aiuto alla crescita delle imprese, fedeltà fiscale. Dopo un ritorno nei mesi e anni scorsi di un clima condonistico, noi diciamo che gli italiani che pagano tasse devono essere premiati dal fisco”.

Letta rilancia anche la contestata proposta sulla tassa di succesisone da destinare ai più giovani. ” Noi saremo – dice –  guardiani degli interessi degli italiani che pagano le tasse. La tassa di successione per finanziare la dote ai 18enni? E’ un mese che ne discutiamo. Io sono una persona molto aperta” ma “non ho cambiato idea. I giovani sono i più penalizzati”.

Infine, il segretario del Pd chiarisce che a giorni scioglierà il dubbio sulla sua candidatura alle elezioni suppletive per il collegio della Camera a Siena e che della questione elezione del prossimo presidente della Repubblica ne se parlerà dopo Natale:  “Le cose da fare per gli italiani sono talmente tante che la questione dell’elezione del presidente della Repubblica è bene aprirla il giorno dopo Natale, non prima. Sarebbe sbagliatissimo iniziare una serie di discussione. Dobbiamo concentrarci sulle cose da fare.Il giorno dopo Natale apriremo la discussione con tutta la maggioranza e le forze politiche”.

Sul metodo che Draghi sta usando nella gestione del governo e sui rapporti nella maggioranza, Letta dice: “Dopo 4 mesi di governo, io sono qui da 3, ho visto 2 tempi: una prima fase molto turbolenta, in cui anche io sono stato costretto a fare una parte contundente e spigolosa perché l’atteggiamento soprattutto di Salvini non era quello giusto per stare in maggioranza mentre nelle ultime settimane le turbolenze si sono abbassate e invito a continuare a fare così”.

“Non ho nostalgia di caminetti, – dice il segretario del Pd – vedo che ci sono dinamiche in cui il governo coinvolge, io mi sento coinvolto, non rifiuto mai il confronto e sono disponibile a continuare ma il dialogo sia per fare le cose che servono ai cittadini, non faccio polemiche se non devo farle e se devo farle alzo i gomiti come quando giovano a pallacanestro”.



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