Grandi parchi e trasporto su battelli: le “infrastrutture verdi” che fanno respirare la Lombardia

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Sì alle “infrastrutture verdi”, ossia ai grandi parchi, soprattutto quello Metropolitano che unirà come una cintura green Parco Sud e Parco Nord in un polmone d’ossigeno che abbracci tutta la città. E sì al trasporto su battello, per decongestionare le strade trafficatissime, specie nei mesi estivi a pieno regime turistico, delle rive dei laghi. No assoluto, invece, alla tangenziale Vigevano Malpensa, già bloccata dopo i ricorsi di comitati e associazioni ma in fase di ripensamento.

Legambiente svela il suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ossia le proposte ambientaliste che suggerisce al governo perché sfrutti al meglio i cospicui fondi europei del Recovery plan, e la Lombardia ha un posto importante. Nel decalogo per dare respiro al territorio lombardo non compaiono, sorprendentemente, le ciclovie: “Non le abbiamo dimenticate, rientrano nella nostra strategia nazionale – spiega la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto – . Non le citiamo perché sono già state finanziate con una legge a parte. Alcune sono in fase di realizzazione, altre purtroppo in stallo per problemi locali, come la ciclopedonale dei Pellegrini a Como, che insieme alla ciclovia dell’Iseo è uno dei progetti più rilevanti”.

Tranquillizzati i ciclisti, veniamo ai punti salienti del piano lombardo. Centrale è il concetto di “infrastruttura verde”, ossia la realizzazione di una “rete ecologica regionale” che permetta “l’integrazione tra la conservazione e protezione della biodiversità e la gestione dell’agricoltura”. In questo senso, sono due i progetti principali: “Il primo è il Parco Metropolitano e Agricolo milanese. Già da cinque anni abbiamo lanciato la proposta di unire Parco Nord e Parco Sud in una governance comune per formare una cintura verde attorno a Milano, che potrebbe ampliarsi accogliendo altre aree protette”.

Un polmone verde di quasi 50mila ettari (gli 800 del Parco Nord più i 44mila del Parco Sud) che potrebbe arrivare a 55mila se si ampliassero i confini con altri Plis, i parchi locali di interesse sovracomunale. L’altro intervento necessario è l’istituzione di un parco per la tutela del Po, “Veneto e Piemonte hanno l’area protetta, noi no”. Sull’acqua altro punto da valorizzare è il trasporto, con il rafforzamento della navigazione laghi, “oggi il servizio è finalizzato solo ai mesi estivi per il turismo, e le strade dei centri lacustri sono congestionate di auto. Bisogna rafforzare il servizio, anche per il trasporto degli studenti, e riconvertire le flotte in ecologiche”. Tra le infrastrutture, il suggerimento è di potenziare le ferrovie, sia transfrontaliere verso Svizzera, Austria e Germania, dalla Milano-Chiasso alla Brescia-Verona, sia regionali come la Mortara-Milano e la Lecco-Tirano, oggi a binario unico, anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. Infine, accento sulla sicurezza idrogeologica e sul revamping, ossia l’ammodernamento delle centrali idroelettriche anche con l’istituzione di gare aperte a gestori europei.

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