Gravina e la riapertura degli stadi: “Entro luglio via libera col green pass”

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ROMA – Il green pass per riaprire gli stadi: è questo il piano del calcio italiano, annunciato dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Il Consiglio federale che ha sancito l’esclusione dal campionato del Chievo e di altre 5 società di Serie C (Carpi, Casertana, Novara, Paganese, Sambenedettese) si è trasformato in una conferenza sui trionfi dell’Europeo e sulla programmazione futura. Con obiettivo l’organizzazione degli Europei 2028 (o dei Mondiali 2030), e più a breve termine, per la precisione “Entro la fine di luglio”, arrivare alla riapertura degli stadi ai tifosi. Un argomento su cui da giorni la Serie A dibatte e che la Federcalcio ha portato all’attenzione del governo Draghi: “Abbiamo formalizzato la richiesta alla sottosegretaria Vezzali”, riconosce Gravina. “Siamo in attesa che la procedura venga definita anche secondo le indicazioni del Cts. Vogliamo arrivare a utilizzare il green pass in modo rapido e renderlo efficace anche nei nostri stadi. Siamo responsabilmente convinti che sarà complicato ottenere la riapertura alla totale fruibilità dei posti. Chiediamo gradualità e accompagnamento. I club sono in grande difficoltà, abbiamo bisogno di tempi certi. Novità? Entro fine luglio certamente”.

“La sfilata del bus della nazionale era condivisa”, scontro Prefettura-Figc

Gravina ha cercato di dribblare le domande sulla polemica sollevata dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi per la sfilata del pullman scoperto dei calciatori con la coppa nelle strade del centro di Roma. E non ha voluto dire da chi sia arrivata l’autorizzazione, per non scaricare su altri la responsabilità che la Figc ha condiviso con le istituzioni. Certo Gravina ha provato a spegnere la discussione: “Non aggiungo una riga in più, è stata già data la nostra versione degli eventi su un comunicato. Io non posso pensare che la vittoria dell’Italia all’Europeo possa generare tensioni. Non voglio ulteriori polemiche”.

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Anche perché l’Europeo vinto è diventato semmai una spinta per l’economia del Paese: “La vittoria degli Europei è la vittoria del calcio, dello sport, della Figc e di tutti i suoi collaboratori. La vittoria della Nazionale dà grande impulso alla ripartenza in generale e grande speranza al Paese. Per noi è motivo di grande orgoglio, soddisfazione, a livello di impatto economico per il nostro paese. Il nostro Pil sarà valutato con un incremento dello 0,7% e con impatto diretto di circa 12 miliardi di euro. Ma c’è anche impatto indiretto, che sarà un vantaggio per la nostra federazione, con circa 36 milioni di euro di ricavi in più, che avranno anche un impatto fiscale importante per il Paese. Continuiamo a vivere un effetto di adrenalina e serotonina che ci sta portando”.

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