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Green pass in mensa, le imprese della ristorazione chiedono un “incontro urgente con il governo”

MILANO – Le imprese della ristorazione ufficializzano la richiesta al governo di un incontro per sciogliere il nodo dell’obbligatorietà del Green pass per accedere ai locali delle mense: grana esplosa con le ormai celebri Faq del sito di Palazzo Chigi, alla vigilia di Ferragosto. “Consideriamo il green pass lo strumento principe per assicurare e garantire la sicurezza dei lavoratori e alle aziende per un ritorno alla normalità tanto auspicato – affermano le organizzazioni datoriali Agci Servizi, Anir Confindustria, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi – Allo stesso tempo riteniamo che servono norme chiare che permettano al mondo delle mense aziendali e della ristorazione collettiva, di lavorare in serenità nel rispetto delle regole”, aggiungono.

Come raccontato da Repubblica nei giorni scorsi, gli operatori hanno fatto fronte comune indicando tre obiezioni all’obbligo (e all’incarico di controllo) del certificato verde. “Le mense aziendali non sono ristoranti. Una Faq del governo non è legge. I controlli non spettano a noi”, sono le voci di protesta raccolte.

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“E’ ancora necessario ribadire – spiegano oggi – che le mense fanno parte di quella ristorazione che è fornita alla collettività, un servizio erogato con fini e modalità differenti da quello della ristorazione tradizionale o commerciale, motivo per cui è impensabile adottare verifiche e controlli del certificato verde allo stesso modo. Questo settore svolge la propria attività presso aziende, enti ed istituzioni terze, che sono i titolari delle strutture e i datori di lavoro di coloro che fruiscono del nostro servizio, pertanto la responsabilità dei controlli non può essere imputata alla nostre imprese in quanto è un servizio aggiuntivo. In questi giorni stiamo assistendo a situazioni al limite della ragionevolezza dove ai gestori del servizio mense si sta chiedendo di effettuare controlli agli accessi delle mense oltre la propria mansione e responsabilità, con il paradosso che tale richiesta viene avanzata anche da enti ed istituzioni pubbliche.

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Nonostante le richieste ad oggi non abbiamo avuto una norma specifica e chiara, che non può essere sostituita da una Faq delle Presidenza del Consiglio, motivo per cui chiediamo con urgenza un incontro con il governo affinchè questa situazione giunga presto a definizione. Siamo molto preoccupati poichè a breve riapriranno tutte le grandi aziende e soprattutto la scuola. Una forte richiesta che oggi vede, sempre più, unirsi tutta la rappresentanza del settore, già fortemente colpito dalla crisi Pandemica e ancora in grande difficoltà”.

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Sul dibattito che riguarda le mense interviene anche la Federmeccanica, con il presidente, Federico Visentin, che all’Ansa parla di una querelle che “crea confusione. La soluzione “è in tre punti: obbligo di green pass in tutti gli ambienti di lavoro. Nessun obbligo di vaccino ma costi dei tamponi a carico dei lavoratori. E chi non accetta resta a casa senza stipendio”. La strada può essere quella di un aggiornamento del protocollo sulla sicurezza ma “non possiamo permetterci di perdere tempo. Se c’è la volontà va fatto subito”; o serve una posizione del Governo che “non lasci dubbi. Posizioni deboli fanno male”.



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