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Green pass italiano, ecco come funzionerà

Si chiama “National green pass” o certificato verde nazionale. Sarà operativo dal 16 maggio. Anticiperà di fatto l’atteso pass europeo. E servirà sostanzialmente per entrare in Italia e viaggiare “liberamente” nel nostro Paese, ricalcando i certificati che già dal 26 aprile consentono agli italiani di spostarsi anche tra regioni arancioni o rosse.

Una mossa studiata per rilanciare anzitutto il turismo e attrarre così dall’estero, in primis dai paesi europei, i viaggiatori. Ad annunciarlo in conferenza stampa è stato il presidente del Consiglio Mario Draghi: “In attesa del certificato europeo che ci auguriamo venga il più presto possibile, il governo italiano ha introdotto un pass nazionale che permetterà alle persone di muoversi liberamente tra le Regioni e che entrerà in vigore a partire dalla seconda metà di maggio. Quindi non aspettiamo la seconda metà di giugno per il pass europeo ma dalla seconda metà di maggio i turisti potranno avere quello italiano”, le parole del premier.

Turismo, Draghi: “Dalla seconda metà di maggio sarà operativo il green pass per i viaggi in Italia”

Cosa cambia dalla seconda metà maggio

Ora, per entrare in Italia da Paesi dell’Unione europea, è necessario rispettare una ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che impone un tampone antigenico o molecolare con esito negativo entro 48 ore prima dell’imbarco, una quarantena di 5 giorni e un secondo tampone alla fine dei cinque giorni di isolamento. I turisti, o gli italiani residenti in Ue, devono anche compilare una autocertificazione prima della partenza e avvisare la Asl territoriale competente del loro ingresso in Italia. L’ordinanza di Speranza scadrà però il 15 maggio e non verrà prorogata.

Coronavirus, spostamenti all’estero: quarantene, tamponi e divieti

Dal 16 maggio chi vuole venire in Italia da un Paese dell’Unione non dovrà più fare la quarantena ma rispettare e dimostrare una delle tre condizioni per avere diritto al “National green pass”: fare un tampone antigenico o molecolare entro 48 dalla partenza oppure essere vaccinati con tutte le dosi previste da un siero riconosciuto in Italia (2 nel caso di Pfizer, Moderna e AstraZeneca, una nel caso di Johnson&Johnson) oppure essere guariti dal Covid-19 dopo averlo contratto.

Gli italiani che invece vogliono andare all’estero nei Paesi dell’Unione dovranno sottostare ancora alle regole delle mete di destinazione e di vacanza. Solo quando entrerà in vigore il “Green pass europeo” varrà il principio di reciprocità. La data presunta è quella del 15 giugno. Da limare alcuni aspetti che riguardano le maglie più o meno strette dei Paesi stessi per quanto riguarda i viaggi.

Per gli ingressi in Italia di chi proviene da Paesi extraeuropei o per i viaggi fuori dai confini europei invece ancora non ci sono indicazioni differenti dalle attuali.



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