Grillo e la difesa del figlio, parla anche la mamma: “Un video testimonia innocenza dei ragazzi”

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“C’è un video che testimonia l’innocenza dei ragazzi, dove si vede che lei è consenziente, la data della denuncia è solo un particolare”. Lo ha scritto Parvin Tadjik, moglie di Beppe Grillo e madre di Ciro, in un commento – ripreso dal sito Open – al post su Fb di Maria Elena Boschi dove la deputata di Italia Viva critica il video in cui Beppe Grillo difende il figlio Ciro e i suoi tre amici dall’accusa di stupro.

Di fatto Parvin Tadjik ripete le parole del marito, che nella sua difesa di ieri menziona l’esistenza di un video sui cellulari dei ragazzi dai quali si evincerebbe che la ragazza sarebbe stata consenziente. Il fondatore del M5S ha contestato, inoltre gli otto giorni trascorsi tra la presunta violenza e la denuncia da parte della ragazza (ma il “codice rosso”, la legge contro la violenza sulle donne approvato nel 2019 su spinta del M5S allunga fino a 12 mesi il tempo massimo entro cui una vittima poteva presentare denuncia per una violenza sessuale subita).

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Contro le parole di Grillo proseguono anche oggi i commenti indignati. Dopo Boschi interviene anche il leader di Italia viva Matteo Renzi: “Beppe Grillo ha fatto un video scandaloso: il dolore di un padre non giustifica l’aggressione verbale a una ragazza che denuncia violenza”, scrive su Facebook e aggiunge: “Invece che aspettare il processo, il pregiudicato che ha fondato il partito dell’onestà prova a salvare la sua famiglia dopo aver distrutto le famiglie degli altri. Quanta ipocrisia nella doppia morale di chi crea un clima d’odio e poi se ne lamenta”. E conclude: “Le parole di Grillo – e il contestuale silenzio di Conte e Di Maio – dicono molto su cosa è diventato il Movimento Cinque Stelle. O forse è sempre stato così ma adesso se ne accorgono in tanti. Sipario”.

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“Chieda scusa a tutte le donne italiane – interviene anche il leader della Lega Matteo Salvini – capisco lo sfogo di un padre ma mi permetto di dire che è disgustoso, vergognoso e imbarazzante invocare l’innocenza del figlio in base ai giorni attesi da una ragazza per denunciare uno stupro. Questo ci riporta al Medioevo”.

“Le parole di Grillo sono inaccettabili e vergognose. Solidarietà alla ragazza, alla famiglia e alle vittime di ogni violenza. Non importa quando denunciate, cosa avevate fatto o indossato: non siete né complici né colpevoli. La politica deve sempre affermare questo principio”, scrive su Twitter la vicesegretaria del Partito democratico Irene Tinagli.

Dura anche la senatrice di FdI Isabella Rauti: “Uno show disgustoso che offende le donne vittime di violenza”. Mentre la portavoce delle Sardine Jasmine Cristallo parla di “virulento maschilismo di stampo patriarcale”.

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