Il giorno dopo la clamorosa decisione della Corte penale internazionale di spiccare un mandato di arresto per il pesidente russo Vladimir Putin con l’accusa di deportazione illegale di bambini ucraini, il presidente ucraino Zelensky, nel suo cunsueto messsaggio, ha sottolineato che “chiunque produca armi per il
terrore contro l’Ucraina, chi aiuta la Russia a fomentare l’aggressione, chi sostiene la distruzione del diritto internazionale da parte della Russia, non può che essere emarginato dal mondo”.
Zelensky: “Chiunque aiuti la Russia deve essere emarginato”
L’Ucraina ha emesso sanzioni contro “più di 400 persone e aziende”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le misure si rivolgono soprattutto contro i russi, “si tratta del complesso militare-industriale dello Stato terrorista”, ma ci sono anche ripercussioni verso “individui iraniani e siriani, che aiutano il terrorismo”. “Valutiamo attentamente ogni nostra misura sanzionatoria” ha aggiunto Zelensky, concludendo che “chiunque produca armi per il terrore contro l’Ucraina, chi aiuta la Russia a fomentare l’aggressione, chi sostiene la distruzione del diritto internazionale da parte della Russia, non può che essere emarginato dal mondo”.