Haiti, oltre 1.900 le vittime del terremoto. La tempesta Grace aggrava la situazione

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Sulle rovine del terremoto si è abbattuta la tempesta Grace. La situazione ad Haiti si fa sempre più grave, mentre il bilancio delle vittime del sisma di sabato scorso fa continua ad aggravarsi: il numero dei morti accertati è salito a 1.941 e quello dei feriti oltre 7.000. Le piogge torrenziali ostacolano le operazioni di soccorso. Si temono alluvioni e frane, così come si teme che i forti venti spostino la depressione a Ovest, in direzione della capitale Port-au-Prince e delle aree messe in ginocchio dal terremoto, tra cui Les Cayes, vicino all’epicentro, nel Sud-Est.      

La preoccupazione di popolazione, autorità e organismi umanitari è che la tempesta tropicale causi ulteriori danni, allagando strade, edifici, e provocando frane che renderanno più complesse le operazione di soccorso degli sfollati, con oltre 37.000 abitazioni ed edifici distrutti dal sisma. I soccorritori sono già impegnati in una corsa contro il tempo per far arrivare beni di prima necessità agli abitanti che hanno perso tutto. Il primo ministro Ariel Henry ha decretato lo stato di emergenza nazionale per almeno un mese e ha invitato la popolazione a dare prova della massima solidarietà.

Haiti, terremoto di magnitudo 7,2: gli edifici crollati a Les Cayes

Su Twitter, la Protezione civile di Haiti ha lanciato un appello ai “gentili vicini di casa che non sono stati colpiti a offrire un riparo agli sfollati”, almeno 30.000 persone bisognose di cibo, acqua e di un tetto. Squadre di ricerca dei dispersi e di soccorso sono giunte da Cile e Stati Uniti, e sono in arrivo dal Messico, oltre ai team di medici cubani già operativi. Gli ospedali haitiani sono al collasso e hanno bisogno di farmaci e altro materiale sanitario per curare i feriti.

Strutture che avrebbero potuto ospitare gli sfollati, come chiese e scuole, sono state pesantemente danneggiate dal terremoto. Se Grace dovesse colpire anche Les Cayes, sarebbe un ulteriore disastro per il locale ospedale Ofatma, che ha dovuto allestire letti sotto tende e alberi in quanto l’edificio non è abbastanza sicuro.

Secondo la stima dell’Unicef, gli haitiani colpiti dal sisma sono circa un milione e 200.000, tra i quali 540.000 bambini. L’Unione europea ha stanziato i primi 3 milioni di euro per gli aiuti umanitari. “Siamo pronti a fornire ulteriore assistenza”, ha dichiarato da Bruxelles Janez Lenarcic, commissario per la gestione delle crisi.

Il terremoto e la tempesta tropicale Grace sono l’ennesimo duro colpo per gli 11 milioni di abitanti dell’isola di Hispaniola, il 59% dei quali vive sotto la soglia di povertà. Le due calamità naturali flagellano Haiti nel pieno della pandemia di Covid-19 e di una crisi politica causata dall’omicidio del presidente Jovenel Moise, il mese scorso. Nel 2010 un potentissimo sisma aveva già provocato 200mila morti, mentre una grave epidemia di colera, partita dai caschi blu della missione di peacekeeping dell’Onu, operativa dal 2004 al 2017, aveva ucciso oltre 3.000 persone.

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