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I dogsitter a New York guadagnano anche 100 mila dollari l’anno, con la pandemia boom di adozioni di cani

“Se ce la faccio qui, ce la farò ovunque”, cantava Frank Sinatra riferendosi a New York. Forse peccava di ottimismo, ma sicuramente se l’obiettivo è fare un sacco di soldi conviene partire dalla Grande Mela, che rimane una delle città più ricche del mondo. Soprattutto se ci si vuole occupare di cani.

Un recente articolo del New York Times ha raccolto le esperienze di alcune persone che fanno i pet sitter, i camminatori di cani o sono comunque coinvolte nel settore della cura di questi animali domestici. Quella che potrebbe sembrare – e che per molti all’inizio è stata – una soluzione transitoria per racimolare qualche soldo è diventata un’occupazione a tempo pieno che permette ai più fortunati di loro di vivere una vita da favola: redditi a sei zeri, casa di proprietà al mare, vacanze extra-lusso.

Il successo dei dog sitter (qui inteso come termine ombrello) è dovuto ad alcuni fattori.

Innanzitutto, gli Stati Uniti sono un paese fondato sul sogno americano, dunque sul perseguimento forsennato di un obiettivo e sull’iniziativa imprenditoriale.

In secondo luogo, durante la pandemia il numero di cani e gatti acquistati o presi in adozione è schizzato alle stelle: circa ventitre milioni di famiglie statunitensi hanno preso un animale domestico in quei mesi. Con la fine o comunque la riduzione dello smart working e il ritorno del lavoro in presenza, tantissime persone che prima si occupavano dei loro cagnolini tutto il giorno hanno avuto bisogno – tutte nello stesso momento – di affidare a qualcuno i loro animali domestici.

Infine c’è la specificità di New York, una città così piena di gente ricca ed eccentrica che persino le proposte all’apparenza più assurde – in termini di prezzo o di servizio offerto – hanno buone probabilità di successo, se eseguite con una certa sistematicità.

Così c’è domanda di un giorno di pet sitting (65 dollari) di un’ora di addestramento dei cani (60 dollari), di mezz’ora per una passeggiata di gruppo (20 dollari), addirittura di un semplice quarto d’ora per controllare come sta il quattrozampe (12 dollari).

In Italia gli animali domestici sono addirittura più degli abitanti umani, anche se il potere d’acquisto di questi ultimi non è pari a quello dei newyorkesi.

Dunque a occuparsi dei cani nostrani magari non si diventa ricchi, ma sicuramente non si soffre di solitudine.



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