I Ferragnez e la fine della privacy

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L’argomento della settimana sui social non sono stati i vaccini o la zona rossa. E’ stata la nascita di Vittoria, la figlia dei Ferragnez. In realtà non è stato solo l’argomento della settimana. Secondo i dati di Buzzoole, il post di Chiara Ferragni che il 23 marzo annuncia la nascita della figlia è stato quello che ha raggiunto il record di interazioni su Instagram in Italia: 4,3 milioni e non è finita. Senza voler accendere rivalità digitali che forse a un certo punto saranno inevitabili tra fratelli di tale lignaggio, è stato notato che quella prima foto in sala parto con la scritta “la nostra Vittoria” in tre ore ha superato le interazioni totali ricevute da un post analogo in occasione della nascita del primogenito Leone nel 2018 (3,1 milioni). 

In realtà c’è una differenza più sottile del mero conteggio dei cuoricini: allora infatti in molti sollevarono il tema della inopportunità di far diventare delle “social star” i neonati, adesso niente. Non solo nessuno si è ufficialmente scandalizzato, neanche il solito Codacons, ma anzi c’è stato un autentico senso di festa collettiva. Gaudemus igitur, che la vita è breve. Cosa è cambiato in tre anni? Qualcuno dice che dipende dal covid, dal fatto che è un anno che viviamo da reclusi e a distanza, e che le giornate sono scandite dal bollettino dei morti e che meno male che ancora nascono bambini di questi tempi. Finalmente una bella notizia. 

Sicuramente conta anche il momento storico, certo, ma non solo. Infatti se guardiamo alla classifica dei post con più interazioni su Instagram scopriamo altro: al secondo posto c’è il video finto hollywoodiano per l’arrivo a casa della figlia appena nata di Gianluca Vacchi (4 milioni di interazioni); e poi di nuovo la Ferragni che annuncia di aspettare una figlia e di nuovo Vacchi che fa lo stesso, e così via fino al matrimonio di Elettra Lamborghini. Questa classifica ci dice qualcosa che va oltre il momento covid: ci dice che come Facebook è diventato il social dei necrologi, il posto dove si muore, dove ricordiamo i nostri cari nel momento dell’addio, Instagram è il posto dove si viene al mondo e dove ci si sposa. Svolge la stessa funzione della cronaca rosa di una volta, è come i settimanali di gossip che raccontavano la vite delle star. Solo che adesso le star la vita se la fotografano e raccontano da soli. Da questo punto di vista, i Ferragnez stanno a Instagram in Italia come i reali di Inghilterra stanno ai tabloid britannici: infatti quando un paio di anni fa fu il momento di battezzare il piccolo Archie, appena si sparse la voce che forse Harry e Meghan avrebbero potuto optare per una cerimonia a porte chiuse e senza foto, i giornali insorsero al grido di “con tutti i soldi che diamo alla Casa Reale, abbiamo diritto di esserci”. E così anche i followers di Instagram di Chiara e Fedez, con tutti i soldi che gli fanno guadagnare , ritenevano di avere il diritto di far festa con loro e lo hanno fatto. 

Ma questa storia di mettere i figli appena nati sui social non riguarda solo le star: lo fanno tutti ormai. E in molti casi quel post in sala parto è solo l’inizio di una storia che diventa di tutti per anni senza che il protagonista possa dire la sua. Insomma, è giusto? è nel loro interesse? è privo di rischi? Possiamo dire con certezza che il comune senso della privacy si è evoluto al punto che chi viene al mondo ne è ormai privo dal primo vagito? Non lo so. Ma quando avremo finito di festeggiare Vittoria e tutti i bambini nati in questo anno di infiniti lutti, qualche domanda facciamocela. 

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