In questo video l’imprenditore Flavio Briatore mostra alcuni tartufi bianchi di dimensioni eccezionali per conto del ristorante Cipriani di Montecarlo, di cui è proprietario: “Sono certificati di Alba, in questo periodo non si trovano ma noi li troviamo”. Parole che hanno fatto infuriare l’Associazione tartufai italiani, convinta che si tratti invece di prodotti importati dall’estero e spacciati come italiani, al punto da presentare un esposto al Nas dei carabinieri in cui si ipotizza il reato di “vendita di prodotti industriali con segni mendaci”: “Con la fortissima siccità dell’estate – da maggio a tutto settembre – fa notare l’Associazione nazionale tartufai – i tartufi bianchi d’Alba sono rarissimi (alla Fiera d’Alba hanno raggiunto una quotazione fino a 600 euro all’etto) e c’è quindi il sospetto che “dietro la rete di filiera del tartufo e dei commercianti vi siano importanti aziende di commercializzazione, di trasformazione e vendita di tartufi provenienti dall’estero e venduti o trasformati come italiani”.
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