Ibra e Raiola, amici grazie a un insulto

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Edonismo reaganiano

“Le critiche al gioco dell’Inter? Ma chi se ne frega!” Riccardo Ferri e il dibattito sull’estetica interista. (Radio Deejay)

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Match analysis

“Prima di analizzare vorrei parlare da tifoso, di pancia, quando ce vo’ ce vo’. E quindi dico: sofferenza sì, ma che goduria, che soddisfazione. Quindi dico a tutti i gufi: attaccatevi ar…. c “beeeep”!” Dopo Ajax-Roma, davanti agli altri ex giallorossi Impallomeni e Righetti, l’intervento da studio di Ruggero Rizzitelli, 53 anni, oggi commentatore tifoso su “Roma TV” in un suo trash show ormai diventato un classico. Lo chiamavano Rizzi-gol.

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Spiccioli

Da quando Guardiola lo allena (2016-2017) il Manchester City ha speso sul mercato 948 milioni di euro, che al netto delle cessioni fanno 631 milioni. (Rivista Contrasti-Transfermarkt). E qui si può proseguire di: “vorrei vederlo al Crotone” oppure “al City Mazzarri la Champions l’aveva già vinta”.

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Tecnologia

“DAZN comunica ai suoi utenti che il campionato 2019-2020 è stato vinto dalla Juventus con un punto di vantaggio sull’Inter”. (Paolo Ziliani su Twitter).

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Folgorazioni

Donnarumma, Ibrahimovic, Kean, Pogba: sono i giorni di Mino Raiola, il più famoso, ricco, spudorato e sfacciato dei procuratori. Così Ibrahimovic, nella sua autobiografia, racconta il loro primo incontro nel 2003 ai tempi dell’Ajax quando aveva 22 anni: “Misi la mia bella giacca di pelle di Gucci, l’orologio d’oro e parcheggiai la Porsche davanti all’ingresso dell’hotel. Mi aspettavo qualcuno in completo gessato, e invece arriva un individuo dopo di me in jeans, t-shirt Nike, una camicia hawaiana sbottonata e una pancia enorme. Sembrava uno dei Soprano. Dovrebbe essere un agente questo gnomo ciccione? E quando ordinammo non arrivò certo un piattino di sushi e gamberetti. No una valanga di roba, cibo per cinque e lui divorò tutto”. Disse tempo dopo Raiola: “Io piaccio a Zlatan perché sono stato il primo a dirgli che era uno stronzo”.

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Pigrizia

“Allora arrivo alla Roma, prima amichevole con una squadretta in ritiro a Vipiteno. Giochiamo, parto, e dribblo tre uomini a centrocampo, vedo Bomber (Pruzzo ndr) davanti e gli metto la palla perfetta avanti di due metri per lo scatto. Lui non ci pensa nemmeno, si ferma, mi guarda e fa: “Oh, a polacco, la palla sui piedi me la devi dare!” Zibì Boniek a Radio Radio.

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Futuro

“Qui puoi davvero avere una vita. Vengo da anni di campionati dove  pochi ti giudicano per il calcio, ma guardano sei sei grasso o se sei magro. Adesso sono una notizia perché mi sono fatto crescere la barba. Per il futuro non rimarrò nel calcio, sarei un masochista se lo facessi. Vorrei occuparmi di cucina, enologia, vini. E poi giocare a paddle…”. La seconda vita del Pipita Higuain a Miami (intervista a La Nación).

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Il colore dei soldi

“Quando smetterò di giocare al calcio vorrei diventare un giocatore professionista di poker. E’ una delle cose che più mi piace fare, ci gioco quasi tutti i giorni. Ho iniziato a farlo in Brasile in occasione dei Mondiali 2014, e da quel momento non ho più smesso. Mi piace, mi sento a mio agio. Quando smetterò potrò dedicarmi a questa attività e viaggiare per il mondo per partecipare ai tornei”. così Neymar intervistato a CNews.

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Bandiere

“Un giorno Gianni Agnelli mi chiamò dicendomi che andava a vedere di nascosto il Grande Torino di papà. Da calciatore fui contattato dalla Juve, che mi voleva. Mia madre mi ammonì: tuo padre si rivolterebbe nella tomba! E così rifiutai”. Sandro Mazzola (a Radio Kiss Kiss), dopo 17 campionati e 570 partite solo ed esclusivamente con l’Inter, annuncia che se la Juve oggi lo chiamasse sì, ci andrebbe.

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Come eravamo

“All’Inter padrona basta sempre meno e Conte se la gode: eravamo pippe…”. La Stampa sdogana nel titolo che apre una pagina di sport una parolaccia molto comune per definire le schiappe nel pallone. A memoria una citazione così grande, e addirittura nel titolo di prima pagina, risale al 1990, Mondiali in Italia. Con la mitica edizione di “Cuore Mundial”, che apparve a destabilizzare il ritiro azzurro di Marino con questo titolo: “Giannini è una pippa”. E sotto la spiegazione: “Abbiamo fatto un giornale per dirlo”.

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