Il cadavere di un migrante avvistato in mare a Lampedusa

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I carabinieri di pattuglia nella zona di Cala Uccello a Lampedusa hanno avvistato questa mattina il cadavere di un uomo galleggiare nell’insenatura accanto alla pista dell’aeroporto a pochi metri dagli scogli. Immediate sono scattate le operazioni di soccorso con l’intervento dei vigili del fuoco e della guardia costiera. Il corpo galleggiava supino e secondo i soccorritori sarebbe di un migrante. Gli inquirenti stanno cercando di capire se l’uomo sia caduto da un’imbarcazione nel tentativo di raggiungere l’isola o se si sia allontanato dall’hotspot di Contrada Imbriacola.

Un’ipotesi probabile viste le condizioni della struttura di accoglienza nella più grande delle isole Pelagie: questa mattina, a fronte di una capienza di poco più di 350 posti, erano presenti 1.213 ospiti. La prefettura di Agrigento lavora da giorni ai trasferimenti. Oggi in 110 sono stati imbarcati sul traghetto di linea che in serata giungerà a Porto Empedocle. Per altri 60 previsto lo spostamento in Sicilia a bordo di una motovedetta della guardia costiera. Sul fronte degli arrivi, invece, la notte ha concesso una tregua alla più grande delle Pelagie.

Ma gli allarmi per imbarcazioni cariche di migranti in difficoltà nel Canale di Sicilia continuano a suonare: un barchino nella zona Sar di Malta è stato segnalato da Alarm Phone. A bordo ci sarebbero circa 75 persone, tra cui malati e anziani. “Dicono di non avere cibo e acqua. Chiediamo urgentemente aiuto, serve un salvataggio ora”, si legge nel tweet del contatto di emergenza gestito da volontari in supporto alle operazioni di soccorso.

Le unità della guardia costiera della Tunisia, secondo quanto riferiscono i media del Paese nordafricano, hanno recuperato 270 persone in diverse operazioni di contrasto all’emigrazione illegale nella notte tra il 3 e il 4 gennaio. Si tratta, in particolare, di 214 cittadini di nazionalità subsahariana e di 56 tunisini.

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