“Il calcio onesto” di Atalanta e Inter, quel tweet del Napoli che fa rumore in rete

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NAPOLI – Nel Napoli non si muove una foglia senza il via libera di Aurelio De Laurentiis e c’è quindi una ragionevole certezza: è stato lui la mente del tweet apparso alle 22.40 di ieri sera sull’account ufficiale del suo club, pochi secondi dopo la fine del posticipo domenicale alla Gewiss Arena. “Il Calcio Napoli si complimenta con Atalanta e Inter per aver giocato una bellissima partita, fatta di calcio onesto e spettacolare”.

L’insolita iniziativa è stata celebrata a caldo nei salotti tv come un bel gesto di fair play, anomalo e raro in un mondo popolato troppo spesso dai veleni. La valanga di commenti sui social dei tifosi azzurri ha però subito spalancato la strada a una lettura del messaggio più disincantata: tra ironia, esilaranti battute e qualche frecciata più pesante. In molti si sono soffermati infatti sul criptico (ma forse nemmeno tanto…) riferimento al “calcio onesto” di Atalanta e Inter, esaltato nel tweet del Napoli come se fosse solo un’eccezione e non la regola. A pensar male si fa peccato? Certo. A farlo sono stati tuttavia in tanti e nel processo mediatico alle intenzioni del club di De Laurentiis sono intervenuti anche i tifosi di altre squadre: in primis della Juve.

“Il Napoli alludeva al fallo da rigore di Bernardeschi non fischiato nella partita contro l’Udinese”, hanno scommesso i più. Altri si sono spinti in una direzione diversa, malignando sul sospetto da parte di De Laurentiis di un “biscotto” a Bergamo, per i tanti gol sbagliati da Atalanta e Inter. Ipotesi tra l’altro poco sensata, visto che il pareggio alla Gewiss Arena è stato tutto sommato un risultato gradito, per la squadra di Spalletti. Il club azzurro ha lasciato la vicenda in sospeso e magari voleva davvero fare solo i complimenti a due dirette avversarie, nelle volate per scudetto e Champions. Senza quel riferimento al “calcio onesto”, chissà, sarebbe passata per buona la prima interpretazione dei salotti tv: perché a pensare male si fa peccato, ma a volte si indovina anche…

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