Il caro gite scolastiche arriva in Parlamento: “Inaccettabile, intervenga il governo”

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L’aumento dei costi sta facendo diventare le gite scolastiche un lusso che poco più della metà degli studenti italiani ormai può permettersi. Dopo l’inchiesta di Repubblica, la crisi dei viaggi d’istruzione approda in Parlamento: “In questi giorni nel Paese molte classi stanno partendo per le tradizionali gite scolastiche. Peccato che spesso siano a metà: complice l’inflazione che ha fatto crescere i costi, sono sempre di più gli studenti e le studentesse delle famiglie a basso e medio reddito che non riescono a partire. Per noi di Alleanza Verdi Sinistra non si tratta di una questione da poco: non c’è niente di più intollerabile di una scuola pubblica classista”. Lo dice Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi Sinistra.

“È un’ingiustizia bella e buona  – prosegue l’esponente rossoverde della commissione cultura di Montecitorio – che un’attività che è parte del percorso formativo debba essere negata a chi non ha mezzi economici. Ed è insopportabile che ragazzi e ragazze debbano sentirsi ‘diversi’, ‘sfigati’, ‘poveri’ perfino nelle aule di scuola. Ci sono studenti che grazie alla gita scolastica salgono in treno per la prima volta, studentesse che non sono mai state prima all’estero, ragazzi che magari non avevano mai dormito in albergo. E sopratutto la gita è socializzazione, entusiasmo, autonomia e responsabilità: chi non va finisce per sentirsi escluso dall’esperienza più bella del gruppo classe”.

“Per questo presenteremo un’interrogazione parlamentare per sapere cosa intende fare il governo. Noi inoltre – conclude Piccolotti – stiamo preparando una proposta di legge affinchè sia istituito un fondo per aiutare le famiglie in difficoltà a pagare gite e libri. Non è difficile: se Meloni e Valditara vogliono, possono”.

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