Il festival dei record, Amadeus: “Vinco perché lavoro in serenità”. E abbraccia Drusilla Foer

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Gli ascolti della seconda serata di Sanremo infrangono una serie di record storici: con gli 11 milioni 320 mila telespettatori pari al 55.8% ottenuti mercoledì si Rai1, per la prima volta nell’era Auditel il risultato migliora quello della prima serata del festival sia in valori assoluti che in termini di share (il debutto aveva avuto 10 milioni 911 mila spettatori, pari al 54.7%). Sono targati Checco Zalone i picchi d’ascolto della seconda serata del Festival di Sanremo. In termini di spettatori il picco è stato raggiunto alle 21.45, con 16.214.000 spettatori, al momento dell’ingresso in scena del comico pugliese dalla galleria del Teatro Ariston. Il picco in share, del 60.9%, invece è stato toccato alle 23.29 durante l’esibizione di Zalone nei panni del virologo Oronzo Carrisi, cugino di Al Bano. “Vorrei dedicare queste due serate a due grandissimi artisti che ci hanno reglato momenti indimenticabili, Fiorello e Checco Zalone” dice Amadeus “e anche le prime due signore del festival, Ornella Muti e Lorena Cesarini. Le canzoni fanno audicence, ma tutto parte dalla musica. Lavoro serenamente, ho trovato totale fiducia nella Rai, nei vertici. L’amministratore delegato carlo Fuortes mi ha chiamato anche stamattina”. Un successo grande quello della seconda serata, legato agli interventi di Zalone. “Essere contemporanei vuol dire guardare a quello che è la nostra vita” commenta il direttore di Rai1 Stefano Coletta. Attesissima, Drusilla Foer, abbraccia Amadeus che le offre un gran mazzo di fiori gialli. “Sono molto contenta di essere in questo luogo musicale che è anche un luogo di aggregazione, di chi ama vedere una manifestazione colma d’amore. Forse dovevo essere la signora scandalosa di questo festival, ma non mi sembra che ne manchino. Sono solo una signora molto alta. Poi sono felice di poter indossare tanti vestiti da sera, quando mi ricapita. Abbiamo intenzione di divertirci con Amadeus, sono tranquilla perché non si è preparato molto, non c’è stata tanta scrittura su quello che faremo”. “La cosa che più mi seduce in un uomo, una donna, una casa, un menù è la naturalezza” racconta Drusilla “Amadeus è naturale, finora è stato gentile poi magari è una carogna tremenda. Il mio ricordo di Sanremo? Il mio papà che cantava alla mamma ‘Dio come ti amo’. Gli ascolti? Nooo, ma io penso di andare alla sagra della salsiccia, se no mi blocco. Anche a teatro non faccio lo spettacolo per il gruppo, ma per il singolo, penserò solo alle persone sedute sul divano. La musica? Sono un’isterica: metal, musica napoletana, Ravel, sono voracissima. Il metal mi piaceva quando ero una mattacchiona randagia”. “Non sono un personaggio comico, per quello che faccio in teatro sono più un personaggio drammatico” continua Foer, “io cercherò di divertirmi, nel divertimento non c’è stupidità. Sceglierò il tema da trattare all’ultimo, voglio onorare quel palco con le riflessioni, la croccantezza e il pensiero”.

Stasera i 25 cantanti in gara, ospiti Roberto Saviano, Anna Valle e Cesare Cremonini. Sulla Nave Gaia e non i Coma_Cose che sono positivi. La comunità lgbtq ha ritenuto il monologo di Zalone omotransfobico. “Ognuno può esprimere il suo pensiero”, commenta Drusilla Foer “non ho un’opinione precisa sul lavoro di Zalone ma se questo scatena un dibattito penso che sia un momento di valore. Mi metto sempre in ascolto, ci sono dei casi in cui non ho un’opinione. Checco ha fatto un’operazione moto forte, ha voluto smuovere le acque. Trovo che una televisone di Stato che permetta che un artista muova le acque sia una televisione irrorata di civiltà. Sono contenta di quello che è successo ieri, perché è un segno di civiltà”. Amadeus dice di aver condiviso ogni virgola del suo intervento. “Mentre non sapevo cosa avrebbe detto Fiorello, con Checco abbiamo provato, ho letto il suo intervento e l’ho condiviso per intero. Era contro l’omofobia, poi se qualcuno l’ha interpretato diversamente è libero di farlo”. Le piacerebbe un Festival tutto al femminile? “L’ho detto prima di questa edizione: tutte donne sul palco”. “Sarebbe molto ganzo, molto carino” commenta Drusilla “a patto che questa donna sappia farlo. Poi sarebbe bello anche avere anche dodici vallettoni sul palco. Mi piacerebbe anche avere un papa donna, ora comincio a dire cose che mi guardano male”. Ma Amadeus farebbe solo il direttore artistico in un festival di sole donne? “Non ci ho pensato” risponde il conduttore “ho ancora la testa in questo festival. Ho sentito Fiorello, era entusiasta del risultato di Checco, si sono anche parlati tra loro. Stasera sono felice di avere ospite Roberto Saviano e mi aggancio a quello che ha detto Drusilla, è giusto dire sul palco dell’Ariston cose potenti. E lui le dirà, perché ricorda un fatto di cronaca potente”. Drusilla Foer spiega che è felice di essere a Sanremo. “Io dico ai ragazzi: ‘La vita è una caccia al tesoro’, ma la preziosità è la caccia, perché il tesoro può essere anche una pentola. La mia esperienza a Sanremo fa parte della voracità della vita e di quello che mi mette di fronte perché è un passo verso il tesoro. Quando mi hanno proposto di venire a Sanremo ho detto sì, poi ho pensato anche alla scalinata. Io sono la bandiera di ciò che pensa, e penso tante tante tante cose”.

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