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Il governo a Vodafone: “Forniture da Huawei per il 5G solo a queste condizioni”

ROMA – Vodafone Italia potrà utilizzare apparecchiature della cinese Huawei per costruire la sua rete in tecnologia 5G. Ma dovrà rispettare le rigide condizioni che il governo le ha imposto attraverso l’esercizio del goldel power. 

Il 20 maggio, il Consiglio dei ministri ha autorizzato la fornitura in favore di Vodafone da parte di Huawei. Ha dettato, però, una serie di prescrizioni. Huawei, ad esempio, non potrà intervenire da remoto per risolvere problemi tecnici della rete. In generale, fonti governative – citate dall’agenzia d’informazione Reuters – parlano di un livello di sicurezza particolarmente alto che Vodafone dovrà assicurare.

Da mesi gli Stati Uniti fanno pressioni sull’Italia e su altri Paesi europei per evitare l’uso di apparecchiature Huawei nelle loro reti di telecomunicazioni di nuova generazione e per limitare il ricorso agli impianti di un secondo fornitore cinese (Zte), sostenendo che le due aziende rappresentano un rischio per la sicurezza. Huawei e Zte negano fermamente le accuse.

Negli ultimi 12 mesi, l’Italia ha adottato una posizione più dura nei confronti di Huawei, pur non bandendola completamente dalle infrastrutture 5G. Il governo Conte ha impedito al gruppo di telecomunicazioni Fastweb di firmare un accordo con Huawei per la realizzazione della sua rete centrale 5G (core), che elabora dati altamente sensibili.

A marzo del 2021, poi, Draghi ha imposto condizioni stringenti a due altre intese: tra Fastweb e Zte e tra Linkem, Huawei e Zte.



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