“Il governo sapeva del rischio strage”. Le nuove carte sull’attacco alla sinagoga

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ROMA – Il fascicolo sul tavolo del comitato di presidenza del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Un’interrogazione parlamentare presentata da due deputati del Partito democratico. E una domanda che, 39 anni dopo, ha preso a risuonare ancora più forte: perché le forze di forze di polizia italiane lasciarono, unica volta in quell’anno, senza alcun presidio la sinagoga di Roma la mattina del nove ottobre del 1982? Proprio nel giorno in cui un commando di cinque terroristi palestinesi l’attaccò, uccidendo un bambino di due anni (Stefano Gaj Taché) e ferendo 37 persone?

Il rumore della domanda si è fatto più forte in queste ore dopo che il quotidiano il Riformista ha pubblicato due…

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