Il mistero dell’omicidio confessato sulla scheda elettorale: a Villasanta la polizia cerca il cadavere in un’area dismessa

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Continuano le indagini sul mistero di Villasanta, il presunto omicidio che sarebbe stato commesso nel paese di poco più di 14mila abitanti in Brianza (alle porte di Monza) e poi confessato con un messaggio anonimo su una scheda elettorale: oggi la Squadra mobile della Questura di Monza ha effettuato un sopralluogo all’interno di un’area dismessa, un cantiere abbandonato in via Fieramosca. Insieme agli investigatori c’era l’archeologo forense Dominic Salsarola, del dipartimento Labanof (Laboratorio di antropologia e odontologia forense) dell’Università degli studi di Milano, nominato consulente dalla Procura di Monza.

Salsarola è un esperto che in passato ha già collaborato con varie Procure nell’ambito di casi di cronaca tristemente famosi come quello delle Bestie di Satana e dell’uccisione di Yara Gambirasio: anche grazie al suo contributo gli agenti della Squadra mobile hanno analizzato il luogo, cercando di individuare il punto esatto in cui potrebbe essere stato occultato un cadavere. La notizia del messaggio inquietante scritto lo scorso 25 settembre in stampatello con una matita copiativa sulla scheda rosa per l’elezione dei nuovi membri della Camera dei deputati – “Per le forze dell’ordine. Ho ammazzato un uomo. È sepolto in cantiere area nord. Date lui sepoltura cristiana, vi prego” – era stata resa pubblica settimane dopo, all’inizio del mese di dicembre, ma l’allarme era scattato immediatamente, lanciato dagli scrutatori durante le operazioni di spoglio.

La speranza era che quelle parole fossero il frutto del delirio di un mitomane, ma il sopralluogo effettuato questa mattina dimostra che potrebbero esserci elementi tali da indurre le forze dell’ordine a prenderle sul serio.

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