Dopo il disastro che li ha colpiti, hanno scoperto che “la gente è meravigliosa e sa volersi bene, anche se non si conosce”: Andrea Tagliabue e la moglie Serena Pini, titolari dell’azienda agricola “The Banker’s Jam” di Besana Brianza, si sono visti distruggere un intero campo di fragole dal nubifragio che ha investito la zona il 26 agosto e, dopo lo choc iniziale, hanno lanciato un appello social.
“Se aveste solo un’ora di tempo nei prossimi giorni per aiutarci a spostare i vasi, sarebbe un gesto estremamente prezioso per noi” hanno chiesto nelle stories di Instagram, mostrando ai follower i disastrosi effetti del maltempo: quattromila piantine di fragole distrutte e duemila vasetti rotti, per un danno che si aggira sui 15mila euro, senza contare il mancato guadagno che sarebbe derivato dalla vendita delle confetture.
La loro richiesta d’aiuto però ha colpito molti e ieri al campo si sono presentate ben 80 persone, provenienti da tutta la Brianza, ma anche da Milano e Varese: “Non ci saremmo mai aspettati una risposta del genere. In un solo giorno, grazie al contributo di tutta questa gente, abbiamo fatto un lavoro di pulizia che avrebbe richiesto almeno due mesi di tempo se l’avessimo affrontato da soli – racconta Serena Pini – Abbiamo lanciato quell’appello via Instagram perché non avevamo alternative. Sabato non riuscivamo neppure a parlare, contemplando quel disastro. Eravamo convinti che sarebbero arrivati solo i nostri parenti a darci una mano”.
Mollo tutto e cambio vita: Andrea, da trader a Londra a produttore di marmellate in Brianza
Invece si è presentata una folla, composta dai clienti più affezionati, ma anche da persone completamente sconosciute, richiamate dal tam tam del web. E ciascuno si è messo a completa disposizione secondo le proprie capacità: “Il proprietario di un negozio della zona specializzato in antinfortunistica ha portato guanti da lavoro per tutti e una signora anziana, dato che non era fisicamente in grado di aiutare, ha comprato le brioche per consentire a chi stava lavorando di rifocillarsi – continua Pini – Io stessa ho potuto svolgere solo un ruolo di supporto, perché sono incinta di nove mesi e gli sforzi mi sono vietati”.
Dopo un giorno di intenso lavoro, le offerte di aiuto continuano ad arrivare: “Abbiamo postato su Instagram un altro videomessaggio, spiegando che oggi non siamo stati al campo a causa della pioggia intensa, ma domani abbiamo intenzione di fare un giro di perlustrazione dell’intera azienda, che occupa due ettari, per valutare eventuali ulteriori danni – proseguono i titolari di The Banker’s Jam – Posteremo sui social aggiornamenti quotidiani e chiederemo ancora aiuto se ci renderemo conto di averne necessità”.
Oltre alle fragole, Andrea Tagliabue e sua moglie coltivano mirtilli, lamponi e more, per poi produrre confetture e succhi di frutta: “Abbiamo fondato l’azienda quattro anni fa, cambiando completamente vita – spiega Serena Pini – Mio marito si è laureato in Scienze bancarie a Milano e si è poi specializzato a Londra con un master in Matematica finanziaria e trading. Per quattro anni ha lavorato come trader nel mondo bancario londinese, ma poi ha iniziato a sentire la mancanza di casa. Così nel 2017 è rientrato in Italia e si è rimesso a studiare, apprendendo le tecniche di coltivazione e dando poi il via a questa nuova attività. Io ero impiegata e ho a mia volta lasciato il lavoro per aiutarlo”.
Il nome dell’azienda, “La marmellata del banchiere” in italiano, è stato scelto proprio per questo: sintetizza la cultura della City londinese e quella del made in Italy, che porta alla realizzazione di un prodotto di grande qualità. Una scelta che si è rivelata vincente: “Le cose stavano andando benissimo e gli ordini continuavano a moltiplicarsi, tant’è vero che stavamo pensando di espanderci – sospira Serena Pini – Poi è arrivata questa batosta, che per una piccola realtà come la nostra è particolarmente dura. Ma non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci: ci rimboccheremo le maniche e ripartiremo dalla qualità dei nostri prodotti e dall’affetto di tante persone. Abbiamo avuto la dimostrazione che non siamo soli e questo per noi ha un’enorme importanza”.
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