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Il nuovo capo dell’Interpol è l’emiratino Al-Raisi, un generale accusato di torture

Il generale degli Emirati Arabi Uniti Ahmed Naser Al-Raisi è il nuovo presidente dell’Interpol. Raisi, capo delle forze di sicurezza degli Emirati Arabi, denunciato per tortura in cinque Paesi, tra cui la Francia e la Turchia, è stato eletto durante l’assemblea generale a Istanbul.

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L’assemblea riunisce i rappresentanti della polizia di 194 Paesi. Il neo presidente è spesso finito nel mirino di organizzazioni umanitarie e organizzazioni internazionali per l’accusa di torture e maltrattamenti a carico di prigionieri politici e dissidenti, tra cui Ahmed Mansoor, ma anche dell’accademico britannico Marc Hedges, accusato di spionaggio nel 2018 e condannato all’ergastolo. Hedges è poi stato graziato su pressione di Londra, mentre Mansoor è ancora in carcere.

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La candidatura di Al-Raisi aveva scatenato proteste in tutta Europa, soprattutto in Francia e Germania dove i parlamentari hanno scritto ai rispettivi governi chiedendo di boicottarlo. Il generale emiratino subentra al coreano Kim Yong Yang, che ha avuto il suo mandato esteso di un anno a causa del Covid, e ha battuto la candidata preferita dall’Ue, Sarka Havrankova, vicepresidente uscente, capo della polizia della Repubblica Ceca la cui carriera iniziò sulle tracce del pedofilo belga Marc Dutroux.

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