Il raid tra le raffiche degli incursori ucraini

Pubblicità
Pubblicità

Non è un film, ma un attacco da manuale condotto da tre mezzi corazzati russi. Le immagini sono state riprese da un drone e diffuse dalla propaganda del Cremlino. Mostrano la carica di una formazione cingolata contro i resti di un villaggio ucraino. In basso sulla sinistra, un tank T-90 – il più moderno schierato da Mosca – e due veicoli da trasporto truppe Bmp avanzano sparando senza sosta con cannoni e mitragliere pesanti, mentre anche l’artiglieria fa fuoco sulle case. Quando arrivano davanti alle rovine, fanno scendere due squadre di guastatori e lanciano fumogeni per nascondere i movimenti dei fanti. Poi si ritirano di corsa, seguendo l’identico percorso, segnato dalle tracce dei cingoli nel terreno, per evitare di finire sulle mine. L’operazione – chiamata in gergo “hit and run” ossia colpisci e fuggi – è avvenuta a Klishchiivka, una minuscola località del Donbass contesa dai due eserciti. Alle spalle delle case si vede un’altura controllata dagli ucraini, una fortezza naturale che gli permette di dominare la pianura. Probabilmente le squadre di soldati russi si sono infiltrate tra le macerie per studiare le postazioni nemiche. E non si può escludere che le difese siano rimaste inattive per non svelare i loro nascondigli ed esporli al tiro dell’artiglieria.

Di Gianluca Di Feo

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source