Ilenia, il killer aveva le chiavi di casa. L’ombra di un delitto su commissione

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FAENZA – Un delitto su commissione. Un killer che entra in casa, sorprende Ilenia Fabbri in camera da letto, la aggredisce. Lei è scalza, cerca di scappare ma viene afferrata in cucina e sgozzata. Un taglio netto, da sinistra verso destra, un fiume di sangue e poi il buio. Gli inquirenti la definiscono una delle piste possibili e col passare delle ore è quella che trapela con più nettezza. Ma per dare la vera svolta a questo giallo romagnolo si punta a rispondere ad alcune domande fondamentali: chi è l’assassino, chi (e perché) lo avrebbe mandato al civico 4 di via Corbara, quartiere residenziale di Faenza, all’alba di sabato 6 febbraio, per togliere la vita a una donna di 46 anni.

In questa storia pure trenta secondi possono fare la differenza, ha detto il procuratore capo di Ravenna Daniele Barberini, che segue l’inchiesta con il pm Angela Sforza e il capo della squadra Mobile della polizia Claudio Cagnini. Una manciata di minuti da setacciare uno per uno, quattro protagonisti con alibi inattaccabili, una “quinta persona” senza volto e nome.

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Sabato mattina, alle 5.57, Claudio, l’ex marito della donna uccisa, scrive alla figlia di entrambi Arianna, che dorme dalla madre: «Scendi». Alle 5.59 partono, direzione Milano. Da un venditore privato devono ritirare una Bmw 318. Il padre aveva concluso l’affare pochi giorni prima: 1.500 euro, appuntamento fra le 8.30 e le 8.45. Alle 6.05 saranno già in autostrada. Arianna esce dalla porta del vano cucina, nel seminterrato. Ricorda di aver chiuso a chiave. Eppure qualcuno entra: o perché ha una copia delle chiavi o perché trova aperto. Di certo non ci sono segni di scasso nella porta o nelle finestre.

Ilenia uccisa all’alba in cucina. Dubbi sulla versione dei familiari

Questa persona sconosciuta sale al primo e ultimo piano, dove ci sono due camere da letto. Una è quella di Ilenia. Dal momento che è stata trovata scalza, si presume che la donna fosse a letto. Ed è in questo momento che urla, qui parte l’aggressione, forse a mani nude. Delle tracce di sangue e capelli vengono trovate fuori dalla camera. Lei riesce a scappare, arriva fino alla cucina del seminterrato, dove la sua fuga si ferma. Il coltello con cui si pensa sia stata uccisa è in ceramica, ha una lama lunga e liscia ed era già in casa. Viene pulito maldestramente e lasciato sulla scena del crimine.

Omicidio a Faenza, donna uccisa nella sua casa

Le lancette adesso scandiscono le 6.06. In casa c’è un’altra persona e chissà se l’assassino lo sapeva. Anche lei si chiama Arianna, è la compagna della figlia di Ilenia, come altre volte si è fermata a dormire. Ha sentito le urla, ha visto una sagoma sconosciuta che scendeva le scale, si è barricata in camera e ha chiamato la fidanzata, che era già in viaggio. Nello stesso minuto, quest’ultima chiama la polizia. Alle 6.08 denunciano le urla al 112 pure i vicini. Questa, finora, la ricostruzione dei fatti, fra le più verosimili per gli inquirenti. La sera prima, Ilenia e Stefano, l’idraulico che frequentava da un paio d’anni, si sono augurati la buonanotte con un messaggio. Stavano bene insieme, volevano sposarsi. I pm lo hanno scagionato.

Nel presente di Ilenia c’erano gli strascichi pesanti della separazione dall’ex marito Claudio. Lei gli aveva fatto causa per reclamare mancati compensi per 100 mila euro, secondo lei relativi al periodo in cui lavorava nell’officina di famiglia. Nel passato anche il braccio di ferro sulla casa di via Corbara, a lei intestata. Da 96 lunghissime ore è la scena di un delitto che rimane inspiegabile.

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