“In Italia i poveri mangiano meglio dei ricchi”, è polemica sulla frase del ministro Lollobrigida

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“Gli Stati Uniti sono un grande popolo, ci hanno liberato, difeso, su una cosa non ci possono insegnare niente: a mangiare, lo sanno anche loro. Hanno una criticita’ che devono rimuovere, hanno un differente modello di educazione alimentare. Da noi è interclassista. Da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi, cercando dal produttore l’acquisto a basso costo spesso comprano qualità. Da loro le classi meno agiate vengono rimpinzate con elementi condizionanti che vanno nell’interesse del venditore più che del consumatore finale. Lo vediamo con la media del sovrappeso”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, nel corso di un panel sulla sicurezza alimentare al Meeting di Rimini. “Difendere il buon cibo, difendere la qualità è anche una questione di civiltà e di rispetto di un modello di sviluppo che mette le persone tutte sullo stesso piano e non si lascia condizionare esclusivamente dal loro potere d’acquisto”.

Parlando della candidatura della cucina italiana a patrimonio mondiale dell’Unesco. Portando l’esempio degli Stati Uniti, il responsabile del Masaf spiega che negli Usa “c’è una divaricazione sociale tra chi mangia bene, come noi, e sta nel nostro stesso stato fisico, e le classi meno agiate, che vengono rimpinzate attraverso elementi condizionanti” che “vanno verso l’interesse di chi deve vendere e non dell’utente finale”, ma “questo porta ad avere una divaricazione anche dello stato fisico delle persone, con un sovrappeso che negli Stati Uniti è al 77% contro il 36% della media europea, con una obesità che arriva al 32% rispetto all’8% dell’Italia e una tendenza a collocare queste patologie sempre nelle fasce più basse” di reddito.

Non si sono fatte attendere le reazioni. Per esempio quella di Stefano Vaccari, capogruppo del Partito democratico in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera: “Non solo governano con la testa sempre rivolta a garantire gli interessi dei ricchi e dei poteri forti ma ora, non provando vergogna, si permettono di dire che i poveri mangiano meglio dei ricchi. In quale Paese vive il ministro Lollobrigida? Sa quanto costano i prodotti enogastronomici nei mercati e nei discount? Sa che i prezzi sono schizzati alle stelle per via della crisi energetica, dei costi dei carburanti e dei mutamenti climatici. Vuole aiutare i poveri? Riduca le accise, tagli il cuneo fiscale, sostenga la nostra proposta per il salario minimo. Il resto sono chiacchiere che assumono un valore provocatorio”. Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo del Partito democratico in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

O quella del il deputato Pd ed ex ministro del Lavoro Andrea Orlando: “Per il ministro Lollobrigida spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi. Ecco perché hanno tolto il reddito di cittadinanza. Bisogna fare qualcosa per i ricchi che, poveretti, mangiano male”.

Per Alessandro Caramiello, capogruppo M5S in Commissione agricoltura alla Camera, “ci siamo abituati, ma stavolta il ministro Lollobrigida si è superato, prendendo un granchio gigantesco, certo non quello blu. Dire durante il meeting di Rimini che da noi i poveri molto spesso mangiano meglio dei ricchi è semplicemente uno schiaffo a tutte quelle persone oggi in drammatica difficoltà, che fanno fatica a fare la spesa schiacciate da un’inflazione dei generi alimentari ancora su livelli altissimi. Diventano oggettivamente intollerabili dichiarazioni di questo tipo da parte di un ministro sempre più inadeguato”.

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