Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha chiesto al capo del governo nazionale, Mario Draghi, la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione Civile. La richiesta si è resa necessaria di fronte al grave rischio di incendi dovuto alla eccezionale situazione meteoclimatica che interessa l’Isola. L’eventuale riconoscimento dello stato di mobilitazione determinerebbe un concorso straordinario di risorse extra-regionali sia in termini di uomini sia di mezzi appartenenti ai vigili del fuoco e al volontariato.
I numeri sono impressionanti: ieri in Sicilia sono scoppiati 162 incendi, 124 boschivi e 38 nelle aree urbane. Tranne un appartamento a Palermo, tutti gli altri sono di origine dolosa. Dall’ultima ricognizione dei forestali regionali antincendio questa notte a Palermo erano ancora attivi 11 roghi, 8 a Catania, altrettanti ad Enna, 5 a Siracusa, 3 a Messina, 2 a Trapani e uno a Caltanissetta e Agrigento. Tutti incendi boschivi a cui vanno aggiunti i fuochi divampati nella notte a Catania e Palermo. Poca cosa rispetto ai roghi di ieri pomeriggio, ma con i vigili del fuoco stremati da 20 ore di battaglia, hanno pesato come macigni sulla macchina antincendio.
Incendio sulle colline messinesi
Nella notte in provincia di Palermo i vigili del fuoco e i forestali hanno domato le fiamme nei boschi di Marineo e Misilmeri, mentre solo i vigili del fuoco hanno spento un cumulo di immondizia incendiato dopo mezzanotte. Secondo i vigili del fuoco del comando provinciale di Palermo alle 8.30 non ci sono roghi da spegnere nelle aree urbane di Palermo e provincia. Un momento di quiete prima di affrontare un’altra giornata da bollino rosso secondo la Protezione Civile che anche per oggi lancia la massima allerta incendi.
Oltre 30 incendi a Catania, le fiamme divorano la spiaggia: distrutto stabilimento balneare
Anche a Piana degli Albanesi il vasto incendio che ha raggiunto il territorio di San Giuseppe Jato e devastato l’area di Portella della Ginestra è ormai sotto controllo. Non ci sono squadre dei vigili del fuoco impegnate e i forestali stanno ultimando le operazioni di spegnimento.
Incendi in Sicilia, la macchina della prevenzione è rimasta ferma fino a giugno
Anche su Catania, l’emergenza roghi, (30 in città nella sola giornata di ieri) sta tornando alla normalità con tutti i focolai ormai domati o in fase di spegnimento. Fra ieri sera e stanotte sono state evacuate via mare 150 persone per sottrarle alla morsa del fuoco, molte delle quali già oggi potranno rientrare nelle proprie abitazioni. La conta dei danni è per ora una stima grossolana, ma fra boschi andati distrutti, costi degli interventi, danneggiamenti, bonifiche la cifra supererà ampiamente i dieci milioni di euro.
Fiamme a Catania
Se si esclude Ragusa, in ogni angolo della Sicilia questa notte la mano dei piromani è entrata in azione. “Ai piromani darei il carcere a vita”, ha tuonato ieri sera il presidente della Regione Nello Musumeci che però ad emergenza passata dovrà fare i conti con una macchina della prevenzione (13 mila forestali stagionali) che si è fermata a giugno e non è stata in grado di alzare il primo argine alle fiamme.
Per tutta la giornata di ieri e questa notte poco meno di mille vigili del fuoco dei nove comandi provinciali e 5.500 forestali regionali antincendio hanno affrontato l’inferno da Piana degli Albanesi Palermo a Fossa della Creta a Catania, da Priolo, nel Siracusano, a Pantelleria.
Un nuovo incendio è scoppiato questa mattina nei boschi di Polizzi Generosa in contrada Venere. I vigili del fuoco di Palermo e i forestari regionali antincendio stanno intervenendo da terra per tenere lontano il fronte delle fiamme da aziende agricole e abitazioni, mentre due canadair si alternano nei lanci d’acqua fra Polizzi Generosa e la zona di San Giuseppe Jato dove si sta completando lo spegnimento dell’incendio più grave del palermitano che in due giorni ha distrutto oltre 800 ettari di bosco e macchia mediterranea.
Sull’incendio di Piana degli Albanesi-Portella della Ginestra-San Giuseppe Jato la procura di Termini Imerese diretta da Ambrogio Cartosio ha aperto un fascicolo delegando ai carabinieri la caccia ai piromani. Una seconda indagine è stata aperta dalla procura di Palermo sugli altri roghi dolosi che hanno colpito la provincia di Palermo.
Nel messine in tarda mattinata a causa di un incendio a bordo strada, l’Anas ha chiuso temporaneamente entrambe le carreggiate della statale 114 Orientale sicula ad Alì Terme. Il traffico è stato deviato sulle strade secondaie.
Oltre trenta incendi a Catania: 150 persone evacuate via mare, distrutto un lido alla Playa
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