Incentivi auto al via, ecco modello per modello quanto si risparmia

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ROMA – L’attesa è finita. Gli incentivi auto partono ufficialmente con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’apposito decreto che consentirà così di stipulare i contratti presso le concessionarie – ma che obbligherà ad attendere il 25 maggio per l’attivazione della piattaforma su cui le aziende commerciali dovranno ‘prenotare’ la pratica per il bonus. Gli sconti che potranno essere ottenuti variano da 2.000 euro per i veicoli con motori tradizionali a basso impatto, fino a 5.000 euro per le auto 100% elettriche con rottamazione di un mezzo inferiore alla classificazione Euro5.

Non “la” cura definitiva ma certamente un segnale di ripartenza. Primo perché non si tratta, almeno per questa volta, di un provvedimento di pochi mesi (dureranno fino al 2024 e poi verranno rimodulati) e soprattutto perché indicano chiaramente che la strada da seguire è quella della transizione ecologica. Puntare su elettriche ed ibride significa sposare la rivoluzione della mobilità e soprattutto indica finalmente che tutti dovremo cercare di cambiare passo e idea di automobile. Quella che si vede all’orizzonte sarà elettrica o comunque a bassissime emissioni e andrà usata con più intelligenza e meno sprechi. Con buona pace degli “elettroscettici”, insomma, la via è segnata.

Ora veniamo ai modelli. Una lista molto lunga che comprende le elettriche pure (con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km (bonus di 5 mila in caso di rottamazione, per una spesa totale fino a 35 mila euro, iva esclusa), le ibride plug-in (21-60 g/km di CO2 con 45 mila euro come tetto di spesa) e gli altri modelli a motore termico con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km e 35 mila euro come tetto)

Tra i diesel il modello più venduto ad aprile è stata la Peugeot 3008 BlueHDi che costa 36.000 euro ed emette 104 g/km di CO2. Rientra nella fascia dei motori tradizionali a basse emissioni (61-135 g/km) e del prezzo fino a 35 mila euro Iva esclusa. Quindi beneficerà di una riduzione di 2.000 euro ma solo con rottamazione. La Fiat 500X 1.6 TD (26.400 euro e 121 g/km di CO2) e la Jeep Compass Longitude (32.900 euro e 135 g/km di CO2), che sono al secondo e terzo posto del mercato, otterranno egualmente un incentivo, sempre con rottamazione, di 2.000 euro.

Anche le ibride benzina Mhev o Hev, avranno accesso al bonus di 2.000 euro. Questo bonus che ad esempio sarà alla Fiat Panda 1.0 FireFly 70Cv, leader di vendita sempre ad aprile (13.850 euro, 111-109 g/km di CO2), alla Toyota Yaris Hybrid (24.950 euro, 115 g/km di CO2) e alla Lancia Ypsilon (14.000 euro, 110/112 g/km di CO2), rispettivamente seconda e terza.

Per i modelli ibridi plug-in, quelli ricaricabili anche con la spina e in grado quindi di percorrere alcune decine di chilometri in modalità elettrica, il bonus con rottamazione arriva a 4.000 euro. Qualche esempio? Ci sono certamente la Jeep Compass 4xe Phev il cui listino di 45.890 euro rientra nel range del provvedimento (45mila + Iva), la Jeep Renegade 4xe Phev (38.550) e la Bmw X1 Phev (46.499).

I maggiori vantaggi si ottengono acquistando un modello 100% elettrico. La più venduta di aprile, la Nuova 500 Elettrica beneficia con rottamazione di un bonus totale di 5.000 euro e passa dunque da 27.300 a 22.300 euro. Stessi vantaggi per la Smart Eq Fortwo (parte da 25.026 euro) e la Dacia Spring EV (22.103 euro) che scende a poco più di 17 mila euro. Insomma, quanto basta per rimettere in corsa anche il mercato italiano dell’automobile

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