Inchiesta Juve, cos’è la “carta Ronaldo”

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Nell’indagine Prisma della Procura di Torino, che indaga sulla presunta alterazione dei bilanci della Juventus nell’anno 2018, 2019 e 2020, un ruolo fondamentale lo ricopre la “carta Ronaldo”. Si tratta di una scrittura privata, secondo i Pm e come sarebbe emerso da alcune intercettazioni, per la quale la Juventus si sarebbe impegnata a versare al calciatore portoghese 19,9 milioni di euro anche in caso di interruzione del rapporto professionale. Secondo l’accusa, la cifra in questione non sarebbe stata contabilizzata regolarmente a bilancio.

Inchiesta Juventus: rischio penalizzazione e multa milionaria, pesa l’accordo con Ronaldo

Gli stipendi e l’emergenza Covid

La “carta Cr7” sarebbe stata ricostruita dalla Guardia di finanza e sarebbe equivalente a quattro mensilità del portoghese, le stesse che sono state coinvolte nella manovra stipendi attuata dalla Juventus durante l’emergenza Covid. Accordi individuali depositati in Lega che coinvolgevano 17 calciatori della prima squadra, con una riduzione di quattro mensilità ma l’accordo che, in caso di permanenza alla Juventus, sarebbero state erogate ai calciatori alla fine dell’emergenza Covid. Trasformandoli di fatto in “bonus fedeltà” con scrittura condizionata a bilancio. La presenza della “carta Ronaldo”, che avrebbe garantito al calciatore i circa 20 milioni di stipendio anche in caso di addio al club, trasforma la natura contabile dello stesso da “bonus” a “debito”. 

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