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Instagram sotto la Mole: dai musei allo street style la top 10 della torinesità

Le città per conoscerle bisogna viverle, certo. Eppure anche chi non è nato, non è cresciuto o non  risiede a Torino può cercare di calarsi nell’atmosfera sabauda grazie ai social. Negli ultimi anni sono nati tanti account Instagram dedicati a Torino e ai torinesi. Ci sono account che prendono in giro manie, modi di dire, abitudini di chi abita all’ombra della Mole (ma anche nei comuni dell’area metropolitana o del Piemonte più in generale) e account che comunicano con passione l’alto profilo culturale e internazionale della città. Alcuni aiutano chi proviene dall’estero o da fuori regione a destreggiarsi tra i termini e le espressioni dialettali più comuni, e ce ne sono molti che esaltano lo stile torinese sia nella grafica sia nel modo di vestire; uno stile unico e all’insegna dell’esageruma nen (l’understatement, come inteso a Torino).

Ecco una selezione di dieci profili Instagram che offrono uno spaccato di Torino, dei torinesi. Una mini-guida semi-seria alla torinesità. Utile a chi vuole conoscere il capoluogo piemontese da un punto di vista insolito.

1) Places of Turin
@placeofturin

https://www.instagram.com/places_of_turin/

35,1k follower
“Torino in cambiamento. Vivila.” c’è scritto così nella bio di questo profilo che raccoglie immagini e scorci più o meno noti (molti inediti) della città. Non solo l’architettura di Guarini e Juvarra, la Mole o la Fetta di polenta, ma anche prospettive dalla stazione di Porta Susa, dettagli di librerie, caffè, viali, controviali, piazze e mercati. E ogni tanto, loro: i torinesi, inconfondibili nel paesaggio.
Gli scatti vengono selezionati da Alessandro Johnny Abbà, Giulia Wanda Petruzzelli e Fabio Buda tra quelli con l’hashtag di riferimento.

2) Museo Egizio
@museoegizio

https://www.instagram.com/museoegizio/

79,5k follower

È probabilmente il museo più celebre della città. Tutti gli alunni delle scuole primarie e secondarie del Piemonte e delle regioni limitrofe ci sono stati in gita, almeno una volta, nel corso della loro carriera scolastica. E anche tra i torinesi e i turisti italiani e stranieri è una tra le mete scelte per una mezza giornata di libertà in cui fare un salto sulle sponde del Nilo. Nonostante le restrizioni e le chiusure imposte dalla pandemia il museo continua a mantenere il suo legame stretto con Torino e spalanca le sue porte virtuali per permettere a tutti di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo mostrando immagini di pezzi rari, riportando traduzioni di papiri antichissimi e spiegando il significato di detti e usanze. Su Instagram si può conoscere anche il lavoro di ricercatori, archeologi, tecnici che si prendono cura delle collezioni.  Spesso è lo stesso direttore Christian Greco ad accompagnare i follower in una passeggiate alla scoperta delle sale e dei reperti.

3) Cartoorin
@cartoorin
https://www.instagram.com/cartoorin/

28,5k follower

Il sorriso dello Stregatto che spunta dietro la basilica di Superga illuminata, la Bella e la Bestia che giocano tra la neve nei Giardini Reali, zio Reginaldo che va a bersi un vermut sotto i portici di piazza San Carlo insieme ad Adelina e Guendalina Blabla. Cartoorin è l’account nato nel luglio 2017 dalla fantasia di Marianna Boiano e che inserisce personaggi celebri dei cartoni animati nella quotidianità torinese. Sembra incredibile, ma quasi non si distinguono dalle persone in carne e ossa.

4) Piemontays
@piemontays
https://www.instagram.com/piemontays/

16,3k follower

Piedmontese dictionary for surviving in the land of sabaudità (dizionario piemontese per sopravvivere nelle terre sabaude, ndr). Questa la descrizione presente su un profilo che sembra un esperimento a metà strada tra la sociolinguistica e il cazzeggio. Piemontays riporta, analizza e descrive in inglese (su modello dell’Oxford Dictionary) termini ed espressioni dialettali indispensabili per chi arriva da fuori regione e vuole muoversi con disinvoltura nelle conversazioni con gli autoctoni (o i piemontesi acquisiti che hanno ormai adottato il glossario locale). Da Sànguiss a bignola, da sagrinte nen a parla pà, passando per fuma che anduma, dè pa da ment e gli ormai sdoganati balengo e fafiochè. Ci sono anche le indicazioni fonetiche per una corretta pronuncia.

5) Lettering da Torino
@letteringdatorino
https://www.instagram.com/letteringdatorino/

10,3k follower

Torino la si può conoscere e visitare anche attraverso insegne, loghi, scritte sui muri, epigrafi e manifesti. Questo account, apprezzatissimo da cultori di grafica e nostalgici del vintage, ci porta a passeggiare tra le vie cittadine facendo caso alla bellezza dei font e alla poesia di negozi storici, botteghe artigianali, bar di quartiere. Dal centro alla periferia. Dall‘Ottocento (o anche prima) fino a oggi. Il progetto Lettering da Torino è nato nel 2012 su Facebook per iniziativa di Silvia Virgillo. Il format si è poi allargato ad altre dodici città italiane, ma la ricetta è la stessa: nata a Torino come il Bicerin.

6) Balon Torino
@balontorino
https://www.instagram.com/balontorino/

6k follower

È uno dei mercati delle pulci più famosi d’Italia. Fruttero & Lucentini vi hanno ambientato un episodio decisivo de La donna della domenica (e così anche Luigi Comencini nell’omonimo film del 1972 con Marcello Mastroianni, Jacqueline Bisset e Jean-Louis Trintignant), inoltre è uno dei luoghi preferiti dei torinesi di tutte le età. Perché al Balon si può trovare veramente di tutto: antichità, pezzi di modernariato, ciapapuer (gingilli acchiappapolvere), oggetti strani e dimenticati. L’account dell’Associazione Commercianti Balon informa sugli appuntamenti mensili in programma (Gran Balon e Balon del sabato), mostra scorci del via vai e fa intravedere proprio quella cosa che si stava cercando.

7) Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
@fondazionesandretto
https://www.instagram.com/fondazionesandretto/

48,6k follower

Sempre sul pezzo. Non si può definire altrimenti il social media team (guidato dal Maestro Yoda) della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che è ormai un mito tra gli addetti ai lavori e gli instagrammer (torinesi e non). Il centro per l’arte contemporanea – che ha sede in via Modane a Torino e a Guarene d’Alba ed è nato nel 1995 per iniziativa della collezionista Patrizia Sandretto Re Rebaudengo – ha una comunicazione divertente, efficace e attualissima. Meme, fotomontaggi, tweet modificati ad hoc e “torinesizzati” fanno venire la voglia di interagire, la curiosità di visitare la Fondazione calandosi nelle esperienze proposte, molte delle quali rivolte ai bambini. La chiave giusta per far conoscere un angolo di Torino poco noto e avvicinare a un mondo, quello dell’arte contemporanea, troppo spesso liquidato come elitario e poco comprensibile, ma che fa da sempre parte dello spirito cittadino.

Torinesi a Torino
@torinesiatorino
https://www.instagram.com/torinesiatorino/

3,1k follower
Nato sulla scia degli account Parisiens in Paris, Londoners in London etc., il profilo celebra il meglio dello street style cittadino. Le foto vengono postate in maniera anonima (molte vengono inviate dai follower) e i soggetti sono oscurati per tutelare la loro privacy: quello che conta è l’esaltazione dello “stile torinese” nel suo contesto. Sì, perché, anche nella moda, esiste un vero e proprio stile torinese che è diverso da quello milanese, romano o di qualsiasi parte del mondo. È il modo di vestire che mixa understatement e gusto per il dettaglio (ma senza esagerare, si capisce), capi casual (di qualità) con elementi vintage o sportivi e tecnici (magari capita di fare un salto in montagna), total black e tessuti naturali; la praticità con l’eleganza sabauda, insomma.

Torino troppo Tumblr
@torinotroppotumblr
https://www.instagram.com/torinotroppotumblr/

30,2k follower

Molto amato dalla Generazione Z (ma anche dai Millennials) questo account prende frasi, detti, espressioni ricorrenti, slang e inserisce il tutto su sfondi belli, accattivanti. Un po’ come se si trattasse di pubblicità patinate. A farla da padrona è il linguaggio ibrido, i modi di dire che nel giorno di qualche decennio sono diventati proverbiali da Falchera al centro. Un viaggio nelle abitudini e nei riferimenti dei giovani. Simbolo ricorrente: il turet, la fontana-totem dei torinesi.

Turin LQM
@turinlqm
https://www.instagram.com/turinlqm/?hl=it

5,1k follower

Si tratta dell’account della pagina Facebook Turin Low Quality Memes che all’onor del vero conta molti più follower (58mila), ma messe insieme raccolgono il meglio dei meme partoriti dal gruppo ristretto dell’Accademia mematori torinese, anche questo presente sul social gemello. Si fa ironia su tutto ciò che riguarda la vita cittadina e dei comuni della cintura prendendo spunto dall’attualità. Si prendono in giro manie, abitudini e vanno forte le grafiche con gli intercalari tipici, l’esaltazione del “falso&cortese” e della rivalità con Milano.



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