Inter, atteggiamento da grande. Ma i rigori di Firenze con il calcio c’entrano poco

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I primi venti minuti dell’Inter sono stati da grandissima squadra. Ma commentando la partita di Firenze vorrei partire sui due rigori, anche se ormai non meraviglia più niente. Dimarco scivola dopo che Bonaventura aveva già tirato, quindi la decisione di assegnare il rigore non ci stava proprio. Ma pure il rigore per l’Inter non ci stava. Sono rigori da Var, che con il calcio vero e giocato hanno poco a che vedere: ma l’ho detto mille volte, le regole di oggi sono queste e dobbiamo conviverci. La partita non può essere definita bella, troppi errori. La Fiorentina gioca uomo contro uomo ma non se lo può permettere contro le grandi: troppo debole in difesa e a centrocampo, l’Inter poteva fare 8 gol. Inzaghi forse ha avuto paura di vincere, si è messo troppo in difesa e l’Inter ha smesso di giocare: ma se nel recupero oltre al gol i nerazzurri hanno creato due occasioni oltre al gol fatto, significa che la squadra ha un potenziale enorme e deve credere di più nelle proprie capacità. Basta pensare all’ingresso di Dzeko, Gosens, Dumfries… Ribadisco, questa squadra non mollerà fino all’ultimo nella lotta per lo scudetto.

Il Milan ha trovato la squadra ideale nel Monza. I brianzoli hanno fatto cose buone, ma hanno riproposto la presunzione di inizio campionato. Se Brahim Diaz fa 50 metri indisturbato e fa gol, allora c’è qualcosa che non quadra: preferisco dire presunzione rispetto a incapacità. Anche perché Palladino ha una buona squadra che però non deve giocare solo di fioretto. Il Monza dovrebbe guardare la squadra di Pioli: tutta dietro la linea della palla nel momento della difficoltà. Senza vergogna, come sa fare una grande.

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