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Inzaghi: “Contro lo Sheriff è decisiva, serve una partita da vera Inter”

La squadra di Tiraspol è prima nel Gruppo D di Champions con 6 punti, l’Inter è terza con 4. Alla vigilia della sfida con lo Sheriff, in cui i nerazzurrri si giocano molto del passaggio agli ottavi, l’allenatore Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei cronisti.

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Nella vittoria con l’Udinese, chi gioca meno ha avuto modo di dare segnali sulla propria condizione?
“Avevamo bisogno di due partite molto buone come quelle con Empoli e Udinese, che abbiamo fatto diventare semplici. Ho avuto l’opportunità di ruotare i giocatori, e il risulato è sempre uguale. Domani la gara sarà decisiva, importante”.
La vittoria nell’andata contro lo Sheriff vi ha dato consapevolezza della vostra forza in Champions dopo tre anni di difficoltà nel torneo?
“La partita dell’andata era decisiva come quella di domani. Li abbiamo affrontati con tantissimo rispetto, ma da Inter. Questa squadra non a caso ha battuto il Real Madrid e lo Shakhtar. Saremo sul loro campo. Hanno individualità. Sono fortissimi nelle ripartenze. Dovremo mantenere l’equilibrio”.
Quanto sarebbe importante una vittoria domani?
“Per noi è decisiva. Lo Sheriff vincendo le prime due ci ha messo nella situazione di dover far punti in entrambe le sfide con loro. Sappiamo che domenica c’è il derby, con quel che rappresenta per i tifosi, ma pensiamo solo allo Sheriff”.

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Come mai non siete venuti ad allenarvi a Tiraspol?
“Abbiamo deciso di allenarci e pranzare in Italia. Devo fare i complimenti allo Sheriff, è davvero un ottimo campo”.
Ritrovato l’equilibrio, alla squadra manca un po’ di cinismo sotto porta?
“Siamo il migliore attacco della Serie A. Anche nell’ultima partita non era semplice ma abbiamo fatto tantissimi tiri in porta. Dobbiamo continuare così: costruire tanto senza perdere equilibrio”.

Ai giornalisti ha risposto anche il difensore Andrea Ranocchia.

Giocare con l’Udinese dal primo momento l’ha fatta sentire al centro del progetto Inter?
“Sono contento per i tre punti, mi faccio sempre trovare pronto, e cerco di aiutare anche i più giovani a inserirsi”.
È difficile entrare in condizione, anche mentalmente, quando si gioca poco?
“Con la maturità ho imparato a farmi trovar pronto. Abbiamo un gruppo molto sano, di ragazzi che si stimolano a vicenda”.
Cos’è cambiato rispetto all’Inter negli ultimi due anni?
“Il mister ci sta passando i suoi concetti e stiamo rispondendo in maniera positiva. Abbiamo di sicuro tanto da migliorare ancora”.



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