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Iran, attacco con i droni a una fabbrica militare a Isfahan. Al Arabiya cita fonti di intelligence: “Coinvolti gli Usa”

TEHERAN – Un attacco di droni ha preso di mira nella notte tra sabato e domenica un sito militare in Iran, in un contesto di tensioni legate al dossier nucleare e alla guerra in Ucraina. Le autorità hanno detto di aver respinto l’attacco, simile a precedenti operazioni clandestine che hanno preso di mira gli impianti nucleari iraniani negli ultimi anni.

“Un atto codardo è stato compiuto oggi per rendere l’Iran meno sicuro”, ha condannato il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian. Ma “tali azioni non possono intaccare la volontà dei nostri esperti per lo sviluppo dell’energia nucleare pacifica”, ha aggiunto alla stampa. L’attacco è stato effettuato intorno alle 23:30 di sabato, senza causare vittime e provocando “lievi danni al tetto” di un edificio di un complesso militare a Isfahan, una grande città dell’Iran centrale, ha affermato il Ministero della Difesa durante la notte.

In totale, tre quadricotteri, droni dotati di quattro rotori, hanno preso di mira “un impianto di produzione di munizioni” situato a nord della città, ha poi precisato l’agenzia Irna. Uno di questi droni, meno danneggiato degli altri, “è stato consegnato alle forze di sicurezza di stanza nel complesso”, secondo l’agenzia. Un video ampiamente diffuso sui social network mostra una grande esplosione sul posto e immagini di veicoli di emergenza che si dirigono verso l’area.

L’annuncio di questo attacco arriva in un contesto teso sullo sfondo di un movimento di protesta in Iran dopo la morte di Mahsa Amini a settembre, persistenti divergenze tra Teheran e Washington sul rinnovo dell’accordo sul nucleare fatto saltare dall’ex presidente Usa Trump e le forniture da parte di Teheran di droni all’esercito russo per la guerra in Ucraina.

Il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, ha commentato quella che ha definito una “notte esplosiva” in Iran: “La logica della guerra è inesorabile e assassina. E impone un conto pesante agli autori e ai complici”, ha scritto su Twitter riferendosi al sostegno di Teheran alla guerra russo contro l’Ucraina.

L’emittente Al Arabiya citando fonti di intelligence ha parlato di un coinvolgimento statunitense nell’attacco “con l’aiuto di alleati locali”.

In una dichiarazione all’agenzia di stampa Mehr, il parlamentare Mohammad-Hassan Assafari ha accusato i “nemici” della Repubblica islamica di cercare di “turbare le capacità difensive” del Paese. L’Iran ha diversi noti siti di ricerca nucleare nella regione di Isfahan, compreso un impianto di conversione dell’uranio. Negli ultimi anni, le autorità iraniane hanno accusato Israele di diverse azioni segrete condotte sul suo territorio sotto forma di campagne di attacchi informatici, sabotaggio o omicidi mirati di scienziati. 

Gli attacchi hanno preso di mira in particolare i siti di ricerca nucleare di Natanz nel 2020 e 2021 e quello di Karaj nello stesso anno. Nel 2020, un attacco, perpetrato secondo Teheran utilizzando una mitragliatrice satellitare, ha ucciso un importante fisico nucleare, Mohsen Fakhrizadeh.

I negoziati per rilanciare l’accordo nucleare iraniano internazionale, noto con l’acronimo inglese JCPOA e conclusi nel 2015 tra l’Iran da un lato, l’Unione Europea e le sei maggiori potenze dall’altro, sono in stallo dopo l’uscita unilaterale degli Stati Uniti nel 2018. Questo accordo mirava a impedire a Teheran di acquisire armi atomiche, obiettivo che l’Iran ha sempre negato di perseguire. Nell’aprile 2022, tuttavia, Teheran ha annunciato di aver iniziato a produrre uranio arricchito al 60% nel sito di Natanz, avvicinandosi al 90% necessario per realizzare una bomba atomica.

Senza alcun collegamento con l’attacco, sabato sera è scoppiato un incendio in un impianto di produzione di olio per motori nel nord-ovest del Paese, ha riferito l’agenzia Irna. Questo incendio, spettacolare secondo le immagini diffuse dai media, è avvenuto in un importante polo industriale.



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