Israele si ferma per ricordare le vittime dell’Olocausto  

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Alle 10 in punto (le 9 in Italia) Israele si è fermata per due minuti al suono delle sirene in ricordo dei 6 milioni di ebrei uccisi dai nazisti e dai loro complici. Ovunque fossero, gli israeliani hanno interrotto le loro attività: in silenzio si sono levati in piedi chinando la testa in rispetto della Memoria celebrata durante ‘Yom ha-Shoah’, giorno di dolore e di lutto tra i più solenni del calendario nazionale. Lungo le arterie cittadine o quelle principali del Paese le auto in viaggio e anche gli autobus hanno accostato e i passeggeri sono usciti mettendosi sull’attenti. Nel sacrario della Memoria di Yad Vashem a Gerusalemme – dove ieri sera si è svolta la cerimonia principale con 6 torce accese da altrettanti sopravvissuti – per ore saranno letti i nomi degli ebrei uccisi nella Shoah mentre alla Knesset i parlamentari ricordano i loro congiunti vittime dei nazisti. Cerimonie di commemorazione si sono svolte anche nelle scuole, nelle istituzioni pubbliche e nelle basi militari. Quest’anno gli eventi previsti per Yom ha-Shoah si svolgono con la dizione ‘Fino all’ultimo ebreo: 80 anni dall’avvio dello sterminio di massà. In Israele vivono circa 175mila sopravvissuti, 900 di loro sono morti in questo periodo a causa del covid

Video/Reuters

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