Istat, l’inflazione accelera a ottobre: prezzi in crescita del 3% rispetto al 2020. Record dal 2012

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MILANO – La fiammata dei prezzi dell’energia spinge l’inflazione verso nuovi record. Nei dati diffusi oggi, l’Istat ha rivisto il dato preliminare sulla crescita dell’indice dei prezzi al consumo a ottobre. Su base tendenziale, cioè rispetto al 2020, i prezzi accelerano del 3%, contro il 2,9% stimato alcune settimane fa.

L’inflazione, aumentata a ottobre per il quarto mese consecutivo, – sottolinea l’Istat nella sua nota – si è portata da una variazione negativa registrata a dicembre 2020 “a una crescita di un’ampiezza che non si registrava da settembre 2012 (quando fu pari a +3,2%)”.  L’istituto precisa che “i Beni energetici continuano a essere protagonisti, contribuendo per più di due punti percentuali all’inflazione e spiegando buona parte dell’accelerazione rispetto a settembre”. L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,8% per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.

Inflazione, perché i prezzi salgono ed è un problema per l’economia

A livello tendenziale i prezzi dei beni energetici sono passati dal +20,2% di settembre a +24,9%: quelli della componente regolamentata da +34,3% a +42,3% e i prezzi di quella non regolamentata da +13,3% a +15,0%.
Accelerano rispetto al mese di settembre, ma in misura minore, anche i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,0% a +2,4%).

L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale da +1,0% a +1,1%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +1,1%. Quanto invece all’aumento congiunturale dell’indice generale l’Istat spiega che è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+17,0%) e solo in misura minore a quella dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+1,0%) e degli Alimentari non lavorati (+0,7%).

Diminuiscono, invece, per ragioni che dipendono per lo più a fattori stagionali, i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,7%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,3%). Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +3,6% a +4,2%), mentre la crescita di quelli dei servizi è stabile (+1,3%). Accelera il cosiddetto “carrello della spesa”, vale a dire i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +0,9% a +1,0%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,6% a +3,1%).

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