Italia-Austria 2-1: azzurri ai quarti, decidono Chiesa e Pessina nei supplementari

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LONDRA – L’Italia non tradisce: soffre, sbuffa, sbanda ma alla fine, dopo 120′ di pura sofferenza, riesce a rispettare i favori del pronostico (2-1) contro una tenace Austria e vola ai quarti agli Europei. Hanno deciso i cambi voluti da Mancini, in particolare gli ingressi di Chiesa e Pessina che, con due grandi giocate, sono riusciti finalmente a scardinare il bunker avversario. Chi attendeva una risposta da questa nazionale in una gara vera, che contava qualcosa di importante, l’ha avuta. Questo è gruppo forte e solido mentalmente. Contro Belgio o Portogallo il prossimo 2 luglio a Monaco di Baviera (ore 21) non partirà favorito ma c’è da scommettere che venderà l’anima pur di tornare a giocare a Wembley.

<< La cronaca della partita >>

Mancini non rischia Chiellini e conferma Verratti

Mancini, privo ancora di Florenzi, ha preferito non rischiare Chiellini e allora, oltre a Di Lorenzo, ha confermato Acerbi al centro della difesa. Il ballottaggio in mediana, invece, come previsto, è stato vinto dal titolare, il ristabilito Verratti. A Locatelli non è bastata la splendida doppietta alla Svizzera per scalzarlo. Sul fronte opposto Foda è andato sul sicuro confermando in toto la squadra che aveva piegato l’Ucraina.

Mancini: “Qualificazione meritata, tanta sofferenza può farci bene”

Palo di Immobile nel primo tempo

L’Italia, come spesso le capita, ha lasciato sfogare per 10′ gli avversari poi ha preso possesso del centrocampo, grazie ai suoi migliori palleggiatori. Il problema è che ha faticato a trovare varchi all’interno dell’albero di Natale (4-3-2-1) austriaco. Il più attivo è stato sulla sinistra Spinazzola che, non a caso, per due volte è andato al tiro, non riuscendo però a creare grandi pericoli per Bachmann. L’Italia si è vista costretta a calciare da fuori per centrare il bersaglio e le migliori occasioni le ha costruite proprio una conclusione dal limite di Barella, respinta di piede da Bachmann, e con un destro da 25 mt di Immobile che ha colpito il palo esterno.

Il Var annulla un gol ad Arnautovic per fuorigioco

Nella ripresa l’Italia, dopo aver regalato una punizione al limite all’Austria (calciata di un soffio oltre la traversa di Alaba), si è un po’ spaventata e ha perso le misure in mezzo al campo. Lainer e compagni lo hanno capito e hanno coraggiosamente insistito, andando vicini al colpaccio: dopo un destro di Sabitzer uscito di poco, è arrivato il gol al 67′ di Arnautovic, annullato dal Var dopo aver valutato che l’ex attaccante dell’Inter, su una torre di Alaba, si è trovato casualmente in fuorigioco di un piede.

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Chiesa e Pessina entrano e cambiano la partita

Mancini ha capito di dover cambiare qualcosa per scuotere i suoi e ha trovato la formula giusta: ha gettato nella mischia prima Locatelli e Pessina (per Verratti e Barella) e poi Chiesa e Belotti (per Insigne e Immobile) e l’Italia si è ravvivata. Per raccogliere i frutti, però, ha dovuto attendere l’avvio del primo supplementare: al 95′ Spinazzola ha smarcato in area sulla destra Chiesa che dopo un gran controllo, ha saltato in dribbling Laimer e ha freddato Bachmann con un gran sinistro al volo. L’Italia si è esaltata e, prima della fine del tempo, ha raddoppiato sugli sviluppi di un angolo con un bel diagonale di Pessina, smarcato al tiro da un generoso Acerbi.

Kalajdzic illude l’Austria, battuto il record di Zoff

Foda ha tentato il tutto per tutto gettando nella mischia giocatori più offensivi (Kalajdzic e Schaub su tutti) e per poco non ha ripreso la partita. Dopo due brividi fatti correre da Schaub e Sabitzer a Donnarumma ha pensato proprio il giovane attaccante dello Stoccarda a riaprire il risultato con un bel colpo di testa in tuffo in anticipo sul primo palo su calcio d’angolo. L’Italia ha stretto e i denti e resistito fino in fondo rischiando solo al 119′ su un sinistro della disperazione di Gregoritsch. Si vola, così a Monaco con in bagaglio altri due nuovi record assoluti: 31 gare senza sconfitte e il record di inviolabilità salito a 1168′ (battuto lo storico primato dei 1143′ di Zoff che durava dal 1974, ndr). E’ vero che con i record non si vince nulla ma intanto è bel biglietto da visita per i prossimi avversari. Per battere questa Italia servirà un’impresa.

ITALIA-AUSTRIA 2-1 dts (0-0, 0-0, 2-0)
Italia (4-3-3): Donnarumma, Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Spinazzola, Verratti (22′ st Locatelli), Jorginho, Barella (23′ st Pessina), Berardi (39′ st Chiesa), Immobile (39′ st Belotti), Insigne (3′ sts Cristante) (1 Sirigu, 26 Meret, 23 Bastoni, 25 Toloi, 13 Emerson Palmieri, 20 Bernardeschi, 22 Raspadori). CT: Mancini.
Austria (4-3-2-1): Bachmann, Lainer (9′ sts Trimmel), Dragovic, Hinteregger, Alaba, Laimer (9′ sts Ilsanker), X. Schlager (1′ sts Gregoritsch), Grillitsch (1′ sts Schaub), Sabitzer, Baumgartner (45′ st Schopf), Arnautovic (7′ pts Kalajdzic) (12 Pervan, 1 A. Schlager, 2 Ulmer, 5 Posch, 14 Baumgartlinger, 15 Lienhart). CT: Foda.
Arbitro: Taylor (Ing).
Reti: nel pts 5′ Chiesa, 15′ Pessina; nel sts 9′ Kalajdzic.
Angoli: 4 a 2 per l’Italia Recupero: 1′ e 5′, 1′ pts, 1′ sts.
Ammoniti: Arnautovic, Di Lorenzo e Hinteregger per gioco scorretto, Barella per comportamento non regolamentare.

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