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Italia-Belgio 2-1, Barella e Berardi restituiscono il sorriso a Mancini

TORINO – Non verrà certo messo in bella vista in vetrina nella bacheca di via Allegri ma il terzo posto conquistato in Nations League a spese del Belgio (2-1) serve all’Italia per rialzare la testa. Una vittoria preziosa per consolidare il quinto posto nella classifica Fifa, fondamentale per essere tra le teste di serie al sorteggio mondiale, confortante in vista di novembre, mese in cui verranno decise le nostre sorti nelle qualificazioni a Qatar 2022.

<< La cronaca della partita >>

Conferme da Acerbi, Locatelli e Berardi, bene Pellegrini

Mancini voleva una prova d’orgoglio dopo lo scivolone con la Spagna e l’ha avuta. I cambi scelti si sono confermati una sicurezza: benissimo Acerbi, Locatelli e Berardi, sempre attenti e nel vivo del gioco, bene Pellegrini, che si è dovuto riadattare in un ruolo (l’intermedio di sinistra di centrocampo) che nella Roma ha ormai abbandonato, bravo Raspadori che ha lottato come un leone contro avversari più prestanti fisicamente: è la conferma che può essere un ottimo ricambio dietro a Immobile e a Belotti.

Mancini dà una chance a Raspadori, Donnarumma capitano

Oltre a Bonucci, squalificato, il ct azzurro inizialmente ha lasciato a riposo altri quattro titolari (Chiellini, Verratti, Jorginho e Insigne) dando spazio ad Acerbi, Locatelli, Pellegrini, Berardi e Raspadori con Chiesa spostato a sinistra. Poi ha consegnato la fascia da capitano a Donnarumma consentendogli, a 22 anni, 7 mesi e 15 giorni, di diventare il più giovane azzurro a indossare la fascia 56 anni dopo Rivera. Martinez, privo degli indisponibili Hazard e Lukaku, ha tenuto a riposo De Bruyne, non al meglio, affidandosi a Batshuayi nel ruolo di centravanti col milanista Saelemaekers e Vanaken a sostegno.

Lo scambio di gagliardetti prima dell’inizio della partita (reuters)

Traversa di Saelemaekers, Courtois nega l’1-0 a Chiesa

L’Italia ha disputato un ottimo primo tempo, pressando alto e con continuità. Ha spesso costretto a interventi in extremis i difensori avversari spaventando in più circostanze Courtois: prima con i tiri da fuori di Chiesa, Berardi e Locatelli e, proprio al 45′, con Chiesa che si è visto deviare in angolo con la punta del piede dall’estremo difensore del Real un diagonale a colpo sicuro su un lancio illuminante dell’ispirato Berardi. Il Belgio non è rimasto a guardare. Appoggiandosi soprattutto a sinistra a Carrasco ha dato qualche grattacapo agli azzurri facendo correre un paio di brividi a Donnarumma con un tiro dal limite di Batshuayi e con un destro a giro di Saelemaekers che si è stampato sulla traversa.

Barella sblocca il risultato, traversa di Batshuayi

Con lo stesso piglio l’Italia ha iniziato la ripresa ed è stata subito premiata (47′): sugli sviluppi di un angolo, respinto corto dalla difesa ospite, Barella si è coordinato alla perfezione e con un gran destro al volo dal limite ha sbloccato il risultato esattamente come fece il 2 luglio a Monaco di Baviera nel quarto di finale agli Europei. Martinez, vedendo i suoi in difficoltà nel reagire, ha messo dentro De Bruyne e De Ketelaere e, se non altro, il Belgio ha ripreso coraggio. Proprio da un filtrante del giovane talento del Bruges è nato l’assist per Batshuayi che ha fatto tremare la traversa azzurra con un forte tiro in diagonale.

Berardi raddoppia su rigore, inutile gol di De Ketelaere

L’Italia non si è spaventata, ha insistito e, grazie a un’iniziativa del solito Chiesa, sempre più leader, si è andata a conquistare il rigore (fallo di Castagne) del 2-0, trasformato da Berardi (65′). Il Belgio si è riversato in avanti a testa bassa, ha chiamato per due volte in causa Donnarumma con due conclusioni di Alderweireld e, dopo un terzo legno, colpito da Carrasco con un destro a giro dal limite, ha inevitabilmente segnato, come ormai gli capita da 3 anni e mezzo (e 40 partite di fila): il gol lo ha realizzato all’86’ proprio De Ketelaere smarcato in area da De Bruyne. Un gol realizzato in contropiede dopo un angolo azzurro. Un unico cruccio per Mancini in un pomeriggio comunque con tante note positive.

ITALIA-BELGIO 2-1 (0-0) 
Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Acerbi, Bastoni, Emerson Palmieri; Barella (25′ st Cristante), Locatelli, Pellegrini (25′ st Jorginho); Berardi (46′ st Insigne), Raspadori (20′ st Kean), Chiesa (46′ st Bernardeschi) (1 Sirigu 22 Meret, 3 Chiellini, 6 Verratti, 12 Dimarco). Ct. Mancini.
Belgio (3-4-2-1): Courtois; Alderweireld, Denayer, Vertonghen; Castagne, Witsel, Tielemans (14′ st De Bruyne), Carrasco (42′ st Trossard); Saelemaekers (14′ st De Ketelaere), Vanaken; Batshuayi. (12 Mignolet, Casteels, 4 Boyata, 14 Lukebakio, 16 Theate, 19 Dendoncker). Ct. Martinez.
Arbitro: Jovanovic (Serbia).
Reti: nel st 2′ Barella, 20′ rig. Berardi, 41′ De Ketelaere.
Angoli: 6-5 per l’Italia.
Recupero: 1′ e 4′.
Ammoniti: Vertonghen, Di Lorenzo, Witsel, Alderweireld, Emerson Palmieri per comportamento non regolamentare.
Spettatori: 18500.



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