Italia-Svizzera, un solo dubbio per Mancini

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ROMA – Si avvicina la partita con la Svizzera, passe-partout per la qualificazione anticipata agli ottavi di finale dell’Europeo, e Mancini conserva il dubbio tra Di Lorenzo e Toloi per la sostituzione dell’infortunato Florenzi. Il ct ha ribadito il concetto dell’intercambiabilità (“lo ripeto, abbiamo 26 titolari”), sottolineando che qualunque scelta, in una rosa equilibrata come quella della Nazionale, non incide sul risultato, perché la squadra ha ormai assimilato alla perfezione il canovaccio tattico e le differenti caratteristiche dei singoli giocatori non modificano l’assetto. Nel caso specifico del terzino destro Di Lorenzo è più collaudato e consente una maggiore spinta anche sulla fascia destra, in analogia con quella garantita a sinistra da Spinazzola. Toloi è più difensore centrale, quando si passa alla linea a tre, cioè quando l’Italia è in possesso palla. Si tratta di sfumature, legate in parte alla tattica della Svizzera, che in teoria schiererà la coppia di punta Embolo-Seferovic.

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L’ottimismo del ct: “Altre più avanti di noi, ma il calcio è imprevedibile”

Quale che sia la decisione di stasera, Mancini non mostra preoccupazioni di formazione, come ha dichiarato a Radio Rai: “Mi preme che ci sia in campo concentrazione totale. Abbiamo un obiettivo chiaro, che è la qualificazione agli ottavi di finale, e a questo dobbiamo pensare. E’ vero che abbiamo cominciato bene l’Europeo, ma era solo la prima partita”. La carrellata delle ventiquattro squadre consente già una valutazione tecnica complessiva e un’idea degli orizzonti della Nazionale: il ct conserva ottimismo: “Tutte le squadre hanno giocato la prima partita, che è sempre la più difficile. Io penso che l’Italia sia tra le prime. Ci sono avversarie che hanno vinto Mondiale ed Europeo e sono più avanti di noi nel progetto. Ma poi il calcio è imprevedibile”. L’Italia, se passasse il girone da prima, giocherebbe il suo ottavo a Londra proprio in questa fase in cui l’Inghilterra è in allarme per la variante indiana del coronavirus: “Non sono assolutamente preoccupato”, taglia corto il ct.

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Sacrificio e turnover

Il vicecapitano Bonucci spiega come gli azzurri non correranno assolutamente il rischio di sottovalutare la Svizzera: “Siamo tranquilli, perché il risultato è sempre la conseguenza di quello che metti in campo e noi daremo il massimo. La Svizzera è tosta, cattiva. Ha giocatori forti come Embolo, Shakiri, Seferovic, Mbabu, Xhaka, Rodriguez, ma soprattutto gioca da squadra. Abbiamo studiato come affrontarla”. Potrebbe esserci una novità tattica: di solito la Nazionale tiene prevalentemente palla, ma via via che il torneo va avanti e aumenta la qualità delle avversarie bisogna mettere in conto anche momenti della partita in cui il pallone potrebbe essere degli altri: “Dovremo sia aggredire la Svizzera col pressing alto sia sacrificarci quando loro saranno nella nostra metà campo”. Un’altra vittoria, con qualificazione annessa, permetterebbe probabilmente il turnover contro il Galles: “Se una squadra riesce in anticipo a passare il turno, ben venga il turnover, anche per dare riposo a chi le ha giocate tutte”.

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