Tre schiaffoni che fanno male. Jannik Sinner prende ripetizioni di greco da Stefanos Tsitsipas e saluta gli Australian Open, battuto nei quarti 6-3 6-4 6-2 in un’ora e 54 minuti dal numero 4 del mondo che lo aveva già superato due volte nei tre precedenti confronti diretti. Sfuma dunque il sogno azzurro di un secondo italiano in semifinale a Melbourne dopo Matteo Berrettini, che venerdì affronterà Rafa Nadal. Per Sinner era la seconda partecipazione ai quarti di uno Slam dopo Parigi 2020, in appena 9 presenze complessive ai 4 Major. Il percorso di crescita del numero 10 del mondo prosegue, senza fretta.
“Affrontavo un grande giocatore, ho cercato di affidarmi ai miei colpi migliori e ha funzionato, grazie anche all’aiuto del pubblico”, ha detto Tsitsipas alla fine. La partita è stata sospesa all’inizio del secondo set, con il greco avanti di un set e un break, per pioggia: quindici minuti di pausa per chiudere il tetto del centrale. Ma l’interruzione non ha inciso sull’andamento del match che è stato sempre a senso unico.
Sinner ha servito con il 64% sulla prima palla e il 71% sulla seconda, ha sbagliato di meno (22 errori contro 28) ma non ha avuto mai tempo e modo di osare. Nessuna palla-break conquistata contro le quattro concesse a Tsitsipas che le ha capitalizzate tutte in una partita praticamente perfetta.
Tsitsipas attende ora il vincente dell’ultimo quarto fra Medvedev e Auger-Aliassime.
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Fognini-Bolelli eliminati in doppio
Finisce ai quarti anche la corsa di Simone Bolelli e Fabio Fognini nel torneo di doppio: sono stati battuti nella notte dall’americano Ram e dal britannico Salisbury (seconda testa di serie di un torneo che hanno vinto nel 2020 e perso in finale nel 2021) in un’ora e 15 minuti col punteggio di 6-3 6-2.
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