Johnny Depp, la battaglia legale contro l’ex moglie riparte negli Usa

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Ha già perso una causa per diffamazione nel Regno Unito contro il tabloid Sun che lo aveva definito “picchiatore di mogli”, ora Johnny Depp potrebbe però trovare la sua rivincita negli Stati Uniti in una nuova causa per diffamazione, stavolta contro il Washington Post, reo di aver ospitato un articolo firmato dall’ex moglie Amber Heard. La nuova chance è stata concessa all’attore da un giudice della Virginia il quale ha stabilito che il verdetto dello scorso novembre dell’Old Bailey che ha dato torto a Depp nell’azione legale contro il Sun di Rupert Murdoch, non impedisce una seconda causa dell’attore contro la Heard per l’articolo sul “Washington Post”. “Sono diventata una figura pubblica, un simbolo della violenza domestica, e sento sulle mie spalle la forza dell’ira della nostra cultura contro le donne che osano dire la loro”, aveva scritto Amber nell’op-ed, uscito nel dicembre 2018 sul quotidiano della capitale in cui l’ex modella non aveva mai citato Depp per nome. 

Johnny Depp perde la causa contro il Sun che lo aveva definito “picchiatore di donne”

Tre volte candidato agli Oscar, Depp si è recentemente lamentato del trattamento ricevuto da Hollywood che, sostiene, lo sta boicottando sull’onda delle polemiche per la sua relazione finita tempestosamente due anni fa. La casa di produzione americana Mgm, che aveva comprato i diritti dell’ultimo film di Depp Minamata, ha deciso di non distribuirlo negli Stati Uniti. “Hollywood mi ha boicottato per la mia vita privata”, ha recriminato lo stesso Depp in una intervista-confessione al Sunday Times in cui ha ammesso di essere passato attraverso una situazione caotica negli ultimi tempi ma di essere pronto a cambiare.

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La causa in Virginia, in cui Johnny chiede a Amber 50 milioni di dollari per danni, era stata presentata prima di quella in Gran Bretagna, ma una serie di lungaggini burocratiche avevano mandato avanti la querela britannica in cui Depp aveva contestato un articolo in cui veniva definito un “picchiatore di mogli”. Dopo un processo durato settimane il giudice Andrew Nicol aveva trovato “verità sostanziali” nel testo del Sun e alla fine il tabloid era stato prosciolto. Depp aveva perso anche in appello, mentre Amber aveva chiesto alla corte americana di riconoscere il verdetto di oltreoceano e archiviare il caso. Una tesi respinta adesso dal giudice della contea di Fairfax, Penney Azcarate, il cui parere è stato accolto con “grande soddisfazione” da Ben Chew, l’avvocato del foro di Washington che tutela gli interessi dell’attore.

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