Juventus. Allegri: “Con il Bologna inizia un nuovo campionato. Critiche giuste, ma ora zitti e vincere”

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Concentrato, consapevole del pessimo inizio  di stagione della Juventus e delle colpe che, inevitabilmente, coinvolgono anche la sua gestione: “Abbiamo vinto due partite su nove, dobbiamo solo stare zitti e pensare a vincere con il Bologna”. Torna a parlare Allegri dopo il ko con il Monza, in cui davanti ai microfoni si presentò  il vice Landucci a causa della squalifica del tecnico. La serietà del momento è emersa dal linguaggio del corpo dell’allenatore, mai così calato nella parte dall’inizio della stagione. Lo richiedono il momento e la difficoltà del percorso che porterà la squadra alla sosta per il mondiale, quando ci sarà il primo bilancio della stagione dopo quello parziale stilato dopo la sconfitta di Monza. Niente alibi, niente scuse, solo la consapevolezza che senza un cambio di passo a rischiare sarebbe tutto il progetto portato avanti quest’estate in sede di mercato: “Da domani inizia una nuova stagione”, ha spiegato, tra la fiducia e la speranza. Anche se i passi falsi accumulati saranno un fardello che accompagnerà la squadra fino al prossimo giugno.

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Il confronto con lo spogliatoio, le critiche giuste

Nove partite che hanno prodotto tre sconfitte, due vittorie e quattro pareggi. Con conseguente pioggia di critiche indirizzate al tecnico ma anche ai calciatori, protagonisti in negativo in campo. Il confronto avuto negli spogliatoi, dopo il completo rientro dei nazionali è stato necessario per provare a ricompattare il gruppo e a scrostare la ruggine dagli ingranaggi di squadra, anche se solo il tempo potrà ricostruire gli argini: “Le critiche le abbiamo lette e sono giuste. Abbiamo vinto solo 2 partite, è giusto essere criticati. Dobbiamo fare cose semplici e vincere la partita dopo la sosta, parlare non serve a niente”. Il Bologna, però, passa quasi inosservato, nonostante i continui riferimenti del tecnico alla partita di domenica sera all’Allianz Stadium, se si esclude un piccolo inciso all’inizio: “Siamo consci e responsabili del momento, ne abbiamo parlato con la squadra. Il Bologna non meritava di perdere con l’Empoli ma noi dobbiamo  tornare alla vittoria”. Non una squadra ma un concetto, un ostacolo verso la ripresa oltre che il primo passo di un periodo caldo, che si chiuderà il  13 novembre con la sfida con la Lazio ma anche con le prime risposte sulla stagione. Dalla qualificazione agli ottavi  di  Champions fino alla posizione in classifica:  “Vedremo, ora è inutile parlare. Bisogna stare zitti, fare risultato, lavorare di più. Non è il primo periodo difficile che vivo e per fortuna non sarà l’ultimo. Importante avere voglia, consci che la squadra è responsabile del momento. Inizia un blocco da 12 partite, è la prima volta che succede e bisogna essere bravi a cambiare”. Anche se una critica al gruppo è lo stesso Allegri a farla: “Serve un atteggiamento diverso, più cattivo, di grande rispetto verso gli avversari. Domani abbiamo la possibilità: speriamo che la sosta ci abbia fatto bene”.

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I ritorni di Pogba e Chiesa, la qualità di Locatelli

Senza Di Maria, squalificato, la squadra è quasi al completo. Nonostante gli alibi non abbiano diritto di cittadinanza in questo momento, le assenze di Chiesa e Pogba pesano nel  bilancio stagionale e anche se l’ottimismo regna sovrano, le certezze faticano a materializzarsi: “Alex Sandro, Rabiot e Locatelli tornano dopo gli infortuni, Cuadrado rientra dopo la squalifica come Milik. Su Chiesa e Pogba momentaneamente non ci sono novità, Chiesa inizierà a toccare di più la palla la settimana prossima, ma da qui a giocare bisogna valutare. Pogba non ha ancora corso, appena inizierà, se il risponderà bene in 2-3 settimane sarà a disposizione, lo stesso per Federico. L’importante è che proceda bene, ma da qui a giocare ci passa tanta acqua sotto i ponti”. Meglio concentrarsi sul Bologna senza pensare alla Juventus che sarebbe potuta essere ma che in realtà non c’è: “Stiamo cercando di riportare la Juve a vincere, speriamo di farlo in meno tempo possibile, con lavoro e passione. Dopo anni di vittorie questa cosa è mal accettata, nonostante ci siano avversari importanti e tante squadre si siano rinforzate. Da domani abbiamo il tempo di recuperare, sia in campionato che in Champions”. Tra  i recuperati c’è anche Locatelli, reduce da un periodo controverso in campo, con prestazioni non all’altezza, che hanno portato Allegri a declassarlo a riserva del centrocampo. Dopo averlo definito una delle colonne della Juventus del futuro qualche mese fa: “L’anno scorso ha giocato un campionato straordinario, quest’anno non ha iniziato nel migliore dei modi, ma l’ho rivisto rivitalizzato fisicamente e mentalmente. Manuel sarà in futuro uno dei pilastri della Juventus, per qualità morali e tecniche”.

I sassolini nella scarpa di Allegri, tra ex velenosi e polemiche social

Conoscendo l’allenatore livornese le parole dei suoi ex calciatori, da De Ligt a Kulusevski e Zakaria, che l’hanno accusato di predicare un calcio vecchio e troppo difensivo sono state uno stimolo: “Posso fare loro solo un grosso in bocca al lupo, hanno dato e ricevuto molto dalla Juventus. Sono sempre abituato a confrontarmi direttamente, quando c’è da riportare c’è sempre una parola in più. Anche loro devono essere contenti di essere stati alla Juventus”. Diversa la posizione  alle parole di Cassano, che non ha  risparmiato pesanti critiche al tecnico e che ha attaccato i compagni di Maradona al Napoli definendoli “scappati da casa”, e a quelle di Adani, il cui video in cui infierisce sul momento ha fatto il giro del web: “Ho letto la  replica di Ferrara, è stato geniale. Non so se purtroppo o per fortuna, non faccio parte dei social. Il mondo viaggia così, quello che si dice ora dura poco, c’è subito un’altra notizia. Credo che noi, tutti squadra e giocatori, dobbiamo essere concentrati in campo. Dall’esterno si parla, si dice e si fa. Anzi, si fa poco”. Da domani con il Bologna, invece, la sua Juventus dovrà fare,  per ripartire e non compromettere definitivamente una stagione già in parte compromessa.

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