Juventus, Ferrero: “Ci difenderemo in tutte le sedi”. Scanavino: “Obiettivi e ambizioni non cambiano”

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È iniziata l’era di Ferrero. Dopo il saluto di Andrea Agnelli, presidente dimissionario, l’assemblea dei soci della Juventus ha votato il nuovo consiglio d’amministrazione che sarà presieduto da Gianluca Ferrero. Una carica assunta “con grande emozione e grandissimo orgoglio”, iniziata ringraziando i presidenti che l’hanno preceduto: “Con alcuni ho passato pezzi della mia vita – ha spiegato nel saluto pronunciato al termine dell’assemblea -. In particolare volevo ringraziare il presidente Andrea Agnelli che alla fine dell’assemblea mi ha regalato questa bellissima maglia di cui spero di essere all’altezza onorandola come merita”. Non sono mancati, nell’intervento di Ferrero, anche riferimenti ai tifosi, preoccupati per il futuro della Juventus dentro e fuori dal campo, viste le inchieste che coinvolgono il club: “Un primo pensiero va ai tifosi di questa squadra, che sono sempre stati la forza di questa squadra e il suo cuore. Ho avuto modo di incontrarli, di parlare con alcuni di loro e sentire le confidenze. Li ho trovati smarriti, timorosi, preoccupati del futuro di questa società. Proprio per loro voglio essere molto chiaro: quando ho assunto questo compito l’ho fatto con l’idea di dare il massimo per la Juventus”.

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Il futuro della società, all’altezza del suo glorioso passato

Ferrero ha proseguito nel suo intervento ponendo l’accento sul passato glorioso della Juventus, sul presente che dovrà essere alla stessa altezza ma anche dell’inchiesta penale, sportiva e civile che coinvolge il club. Promettendo massimo rispetto per le autorità inquirenti ma chiedendo anche rispetto: “Assieme al Cda, che è stato eletto oggi, lavoreremo per costruire un futuro che sia all’altezza del suo passato. Che è glorioso e che ha fatto di questa società una gloria e la più forte società di calcio italiana. Nelle prossime settimane e mesi ci aspettano delle sfide, per le quali noi come consiglio di amministrazione riteniamo di avere l’esperienza, la competenza, la determinazione per difendere la Juventus e la nostra squadra in tutte e sedi competenti: penale, sportiva e civile. Lo faremo con determinazione, con rigore, anche con pacatezza e senza nessuna forma di arroganza. Abbiamo sempre rispettato, rispettiamo e sempre lo faremo tutti coloro che sono chiamati a giudicarci. Ma vogliamo uguale rispetto per poter discutere con serietà e rigore, nelle sedi competenti, quelle che sono state le motivazioni del nostro agire”.

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Scanavino: “Next Gen progetto strategico, non cambiano le ambizioni sportive”

Subito dopo il saluto di Ferrero, è toccato al nuovo amministratore delegato, Maurizio Scanavino, direttore generale del gruppo Gedi, la società che edita La Repubblica. Proprio oggi è cessata la sua carica di direttore generale della Juventus, iniziata il 28 novembre quando si dimise il vecchio cda: “Garantisco il massimo impegno per la Juventus, voglio mettere a disposizione l’esperienza maturata alla guida di altre società – ha spiegato Scanavino -. In questi due mesi intensi, di cui ringrazio i colleghi per la disponibilità, devo dire ho trovato delle persone molto motivate, capaci e con passione. Intendo tutte le persone della società, dalle più note come Allegri, Cherubini, Braghin, Montemurro, a chi lavora nel marketing, comunicazione e amministrazione. Per l’area sportiva voglio citate la Next Gen, che si sta rivelando un progetto straordinario e strategico, che ha fatto esplodere alcuni talenti che sono in prima squadra e mi dicono ce ne siano altri pronti a sbocciare”. Scanavino non si è limitato all’area sportiva, allargando il raggio d’azione anche all’allargamento del pubblico: “Fuori dall’ambito sportivo l’obiettivo è allargare il pubblico degli affezionati alla Juventus, andare ad aggiungere target giovani e internazionali grazie alle nuove modalità di comunicazione facendo leva sulla storia del marchio Juventus. A proposito di obiettivi, come ho detto incontrando la squadra un po’ di tempo fa, le ambizioni sportive e aziendali non cambiano”.

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