Juventus, Ferrero e Scanavino incontrano la squadra: “Compatti di fronte all’ingiustizia”

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TORINO – Compatti e uniti per difendere la Juventus, in campo e nelle sedi opportune, dall’ingiustizia subita. Il discorso del presidente Gianluca Ferrero e dell’amministratore delegato Maurizio Scanavino di fronte alla squadra ha puntato a stimolare l’orgoglio dei calciatori, il senso d’appartenenza, la voglia di rivalsa dopo quella che è stata definita una sentenza ingiusta. Con toni diversi, anche per la sede e gli interlocutori differenti, è stata la riproposizione della dichiarazione dei legali bianconeri: se prima si trattava di una “disparità di trattamento”, di fronte allo spogliatoio unito si è parlato di “ingiustizia”.

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La ricerca della compattezza e dell’unità d’intenti

La linea tenuta dai vertici societari, subentrati ufficialmente il 18 gennaio ai dirigenti coinvolti nell’inchiesta Prisma, è quella della responsabilità di fronte ai milioni di tifosi bianconeri, rappresentati dalla squadra in campo, e di fronte alla storia della Juventus. “Dobbiamo essere compatti e uniti, ognuno deve fare il proprio mestiere in campo e fuori” è stato il succo del discorso tenuto di fronte ai calciatori, alcuni spaesati per il momento vissuto dal club e altri, già da ieri sera, pronti a lottare per riscattare sul campo l’ingiustizia del -15 ricevuto dalla Corte d’appello federale. La dirigenza difenderà il club nelle sedi opportune, i calciatori dovranno farlo in campo già dalla partita con l’Atalanta, per non farsi trovare impreparati nel caso in cui venisse ribaltata la sentenza dopo il preannunciato ricorso al Collegio di garanzia del Coni.

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Le reazioni a caldo dei calciatori e del club

Il primo a reagire ieri sera, subito dopo la sentenza, era stato Bonucci, che sui social aveva postato la foto della squadra abbracciata sottolineando l’importanza di essere uniti, invito rivolto ai compagni ma anche ai tifosi. Subito dopo il messaggio del capitano erano arrivati quelli di alcuni compagni, dai giovani Miretti, Soulé e Fagioli fino ai più esperti Locatelli, Perin, Danilo. Stamattina anche la Juventus aveva seguito la linea del capitano postando una foto della squadra mentre era raccolta e abbracciati a centrocampo nel classico “huddle”. Un concetto che Allegri ha trasmesso a parole durante la conferenza stampa, evidenziando la necessità di lottare senza pensare a quel che succede fuori dal campo. In sintesi, lo stesso pensiero espresso da Ferrero e Scanavino a poco più di 24 ore dalla partita contro l’Atalanta, la prima dopo il -15 che stravolge il cammino fin qui compiuto dalla Juventus in campionato.

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