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Juventus penalizzata di 15 punti: sui social minacce a Chiné, a Gravina e alla compagna

Minacce, anche di morte, per il procuratore Chiné a cui si aggiungono fake news, e la prevedibile reazione verbalmente violenta, sul presidente Figc Gravina e sulla sua compagna. La penalizzazione di quindici punti inflitta alla Juventus ha scatenato la reazione della parta più aggressiva della tifoseria bianconera. Subito dopo la sentenza sono iniziate le invettive contro i vertici federali, iniziando proprio da Chiné, il procuratore che aveva prospettato una penalizzazione di 9 punti, richiesta successivamente modificata dalla Corte federale. Nelle migliaia di proteste e contestazioni dei tifosi bianconeri contro la decisione, il clima sui social si è surriscaldato: alcuni utenti sono arrivati anche a minacciare o ad augurare la morte al pubblico ministero, oltre ad insultarlo personalmente o ad estendere gli insulti ai suoi familiari.

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Minacce alla compagna di Gravina

Proprio in tema famiglia, ha scatenato i tifosi la fake news che ha coinvolto il presidente federale, Gabriele Gravina, e la sua compagna, Francisca Ibarra. A lei era stata attribuita una storia su Instagram, rivelatasi poi falsa e creata ad hoc per screditare il numero uno federale, in cui si riprendeva il logo della Juventus trasformato in un -15 con un abile artificio grafico, prendendo in giro la società bianconera per la penalizzazione subita. Mentre alcuni utenti si sono prima posti il dubbio sull’autenticità del post, altri sono partiti a testa bassa insultando la compagna e il presidente federale. Gli ennesimi episodi di minacce e fake news su cui stanno indagando le autorità competenti dopo la segnalazione da parte della Figc, da cui filtra “sdegno per gli insulti e le minacce”, nonché “solidarietà ai destinatari di queste aggressioni social”.

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