Nel corso della conferenza stampa che il premier Boris Johnson ha tenuto durante la sua visita in Polonia, una giornalista e attivista ucraina, Daria Kaleniuk, ha preso la parola e ha contestato a Johnson l’immobilismo Nato. Kaleniuk, in un appello accorato e commosso, ha chiesto al primo ministro di introdurre una ‘no-fly zone’ sull’Ucraina e accusato la Nato di non offrire adeguato sostegno alla popolazione sotto attacco. “La Nato non è disposta a difendere l’Ucraina perché ha paura della terza guerra mondiale – ha detto -, ma è già iniziata e sono i bambini ucraini a subirne le conseguenze”. In proposito si era già espresso oggi il vice di Johnson, Dominic Raab, e lo stesso premier nel rispondere a Kaleniuk ha escluso la possibilità di introdurre uno strumento in grado di innescare uno scontro militare diretto fra Mosca e l’Alleanza Atlantica.
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