La crisi di Big Tech colpisce anche Amazon: verso il taglio di 10 mila dipendenti

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MILANO – Dopo Facebook e Disney, anche Amazon si prepara ad annunciare una riduzione – seppure meno massiccia – della propria forza lavoro. Secondo quanto riportato dal New York Times  l’azienda prevede di tagliare 10 mila posti di lavoro, mettendo in atto la più ampia riduzione di personale della propria storia.  I tagli, riferisce il quotidiano citando fonti vicine al dossier dopo che nei gioni scorsi anche il Wall Street Journal aveva anticipato la notizia, si concentreranno nel settore dei devices, tra cui l’assistente vocale Alexa, oltre che nella divisione retail e nelle risorse umane.

La notizia arriva proprio nel giorno in cui il fondatore di Amazon Jeff Bezos ha annunciato di volere donare in beneficenza la maggior parte del suo patrimonio personale. Visti i numeri mondiali di Amazon il taglio di 10 mila persone, vale l’1% della forza lavoro totale – pari a circa 1,5 milioni di persone – e il 3% se si considerano solo i lavoratori aziendali.

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Negli ultimi mesi, Amazon ha già chiuso o ridotto una serie di iniziative, tra cui Amazon Care, il suo servizio di assistenza sanitaria primaria e urgente che non è riuscito a raccogliere un numero sufficiente di clienti. Fine corsa anche per Scout, il robot per le consegne a domicilio in formato frigorifero, che impiegava 400 persone, e per Fabric.com, che ha venduto articoli per il cucito per tre decenni.

Da aprile a settembre, l’azienda ha ridotto il numero di dipendenti di quasi 80.000 unità, intervenedo principalmente sul personale a ore. A settembre Amazon ha bloccato le assunzioni in diversi team minori. A ottobre ha rinunciato a coprire più di 10.000 posizioni aperte nella sua attività principale di vendita al dettaglio. Due settimane fa, infine, ha congelato le assunzioni in tutto il gruppo, compresa la divisione cloud computing, per i prossimi mesi.

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