La Guardia di Finanza punta al Metaverso: “Faremo indagini anche lì con i nostri avatar”

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MILANO – La Guardia di Finanza guarda al Metaverso come nuova frontiera delle proprie indagini. A dirlo è stato il generale Giuseppe Arbore, nell’ambito dell’audizione alla Camera del comandante generale della Guardia di finanza, Giuseppe Zafarana “Si sta creando ricchezza nel Metaverso, dove si vendono opere d’arte e gli avatar cominciano ad avere un loro valore. Per questo stiamo pensando ai nostri avatar della Gdf. Il Metaverso avrà bisogno di una Guardia di Finanza, diventerà un mondo parallelo e quindi dovremo trasferirci lì”, ha detto Arbore.

Il generale ha anche ricordato come la criptovalute siano uno degli strumenti adottati dai criminali per i propri illeciti. “La criminalità sta facendo scambi in criptovaluta, abbiamo trovato anche monetizzazioni in cripto proprio nei profitti dei crediti ceduti all’estero. In un’operazione abbiamo trovato un crypto wallet dove confluivano i proventi di alcuni di quei crediti. C’è un profilo di riciclaggio ma bisogna anche considerare che la criptovaluta, anche se è una modalità alternativa, è anche e perfettamente tracciabile”, ha detto.

Da evasione mancato gettito per 90 miliardi

Un’audizione, quella di Zafarana che è stata l’occasione anche per fare il punto sulle attività anti evasione. “Negli ultimi anni – ha detto Zafarana – si è  registrata una tendenziale riduzione del tax gap (-15,9 miliardi di euro nel 2020 rispetto al 2015). Le più recenti stime sul mancato gettito annuale, pari a 90 miliardi di euro, impongono di proseguire lungo questo percorso, intensificando ulteriormente gli sforzi profusi  nel settore. Ciò – ha aggiunto . anche alla luce degli obiettivi inseriti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, tra i quali assume fondamentale importanza la diminuzione della “propensione all’evasione” del 15% entro il 2024 e, come step intermedio, del 5% entro il 2023 rispetto al valore di riferimento del 2019″.

Individuati 6mila evasori totali

L’attività di indagine delle Fiamme Gialle ha permesso di scovare nel 2022 6mila evasori totali. “Altra area di prioritario interesse operativo è il sommerso d’azienda, ovvero l’esercizio in forma occulta dell’attività d’impresa: mi riferisco agli operatori economici che si sottraggono totalmente agli obblighi fiscali in materia di imposte dirette e altri tributi, riducendo così i costi di ‘struttura’ per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri”, ha detto Zafarana. “Il fenomeno è rilevante: nel corso del solo anno 2022 i reparti del corpo hanno individuato oltre 6.000 evasori totali e segnalato più di 4.000 persone all’autorità giudiziaria per il reato di omessa dichiarazione”.

Sequestrati 3,7 miliardi di crediti legati a bonus edilizi

Zafarana ha parlato anche delle truffe legate al Superbonus. “Nell’ultimo biennio la Guardia di Finanza è stata in prima linea nel contrasto alle ingenti frodi nel settore dei bonus in materia edilizia ed energetica, facendo emergere un’ampia casistica di illeciti”, ha detto sottolineando  – come anticipato da Repubblica qualche giorno fa – che  “complessivamente, allo stato, sono stati sequestrati oltre 3,7 miliardi di crediti d’imposta inesistenti, i quali, ove non fossero stati sottoposti a vincolo cautelare, avrebbero causato un mancato gettito fiscale di pari ammontarè”

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