La Lega e i dubbi su Salvini, Fedriga: “Io leader? Voglio rifare il presidente di Regione”

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Per tanti sarebbe lui il piano B della Lega, l’uomo del post-Salvini. Ma Massimiliano Fedriga, per ora, smentisce di avere ambizioni sulla leadership del Carroccio. Lo dice da Lignano Sabbiadoro, provincia di Udine, dove oggi è in tour elettorale proprio insieme a Matteo Salvini, che ieri aveva incontrato il governatore del Veneto, Luca Zaia. “Io leader? Mi piacerebbe rifare il presidente della Regione, se la gente mi voterà”. Quanto alle fibrillazioni nella Lega, il presidente del Friuli Venezia Giulia è di poche parole: “Non c’è preoccupazione”. 

La leadership della Lega è in discussione? “Assolutamente no”, risponde proprio Salvini, il quale conferma che si è lasciato convincere dai suoi a rinunciare al viaggio a Mosca. “Avevo annunciato che ci sarebbe stata la possibilità di un viaggio in Turchia e in Russia per confrontarmi con soggetti istituzionali – ha raccontato a Il Piccolo e al Messaggero Veneto, in occasione del tour elettorale in Fvg – due gli obiettivi: distensione e difesa dell’interesse nazionale italiano. Preso atto delle reazioni scomposte dei colleghi di governo, mi sono confrontato con i vertici della Lega e abbiamo convenuto di imboccare altre strade”. Niente più trasferta in Russia. Ma “il cessate il fuoco va chiesto ai russi e quindi coi russi io sto continuando a dialogare”, aggiunge.

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Il segretario della Lega ha parlato anche delle difficoltà nella maggioranza e del post-voto del 2023. “Quest’alleanza di governo sarà possibile anche dopo le elezioni? No, dopo il voto sono convinto sia necessario un governo politico e il centrodestra deve presentarsi compatto e credibile all’appuntamento con le urne. Chi prenderà più voti avrà l’onore e l’onere di guidare la coalizione». Commentando i sondaggi che danno la Lega in calo, Salvini precisa: «Non ho mai dato troppo peso ai sondaggi, nemmeno quando davano la Lega in forte crescita, e ai freddi numeri preferisco la reazione della gente”. “Ovviamente governare con Pd e 5Stelle è difficile e innaturale – aggiunge Salvini – ma così facendo abbiamo evitato aumenti di tasse su casa e risparmi, salvato la flat tax, riaperto l’Italia pur tra mille difficoltà”.

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