Da lunedì 28 febbraio la Lombardia torna di nuovo in zona bianca: a darne conferma è il governatore lombardo Attilio Fontana. “Per cambiare colore bisogna stare in quella categoria per due settimane. Questa settimana si conclude, quindi potremmo essere da lunedì in bianco”, ha spiegato a Palazzo Lombardia, facendo riferimento al fatto che per poter fare un cambio di ‘fascià è necessario che i parametri dei ricoveri in Terapia intensiva e nei reparti Covid siano per almeno 15 giorni sotto la soglia, rispettivamente, del 10 e del 15%.
La decisone ufficiale arriverà venerdì, dopo il monitoraggio della Cabina di regia, che dovrebbe ratificare il fatto che negli ultimi 14 giorni la regione ha avuto i parametri delle ospedalizzazioni per Covid sotto la soglia del giallo. Il cambio di fascia ha però una valenza più ‘psicologica’ e di ‘immagine’, che pratica: da quando il governo ha abolito l’utilizzo obbligatorio della mascherina anche all’aperto – l’unica differenza tra zona bianca e zona gialla da quando è stato introdotto nei mesi scorsi il Super Green Pass – di fatto il passaggio da fascia gialla a bianca, per la regione guidata dal leghista Fontana, non determina nessun cambiamento sostanziale nella quotidianità dei suoi cittadini.
La Lombardia era passata in zona gialla all’inizio di gennaio, quando a causa dell’aumento dei contagi dovuti a Omicron ha presentato – come tutte le regioni italiane – un’impennata record della curva epidemica. Per un pelo, nelle settimane successive, non è passata in zona arancione: con la progressiva discesa dei contagi, il rischio è stato poi scongiurato ed è rimasta in giallo fino ad ora.
Il calo dei ricoveri, adesso, consente alla regione di ritornare in zona bianca: al momento il tasso di occupazione dei reparti di Intensiva è al 7,9 % (la soglia limite è il 10%), con 143 letti occupati su 1.810 disponibili per pazienti Covid nelle Rianimazioni della regione. Il riempimento dei reparti Covid è invece al 12,8 (la soglia massima è il 15%), con 1.340 letti pieni su 10.457 disponibili.
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Unico tasso lombardo a sforare, ancora, il limite che determina il passaggio in giallo è quello dell’incidenza settimanale su 100 mila abitanti: in Lombardia al momento siamo 364,9 casi (la soglia limite è 50 casi ogni 100 mila abitanti). Dato però che per determinare il passaggio di fascia tutti e tre gli indicatori – occupazione delle Intensive, dei reparti Covid e incidenza superiore al limite – devono essere sforati, ecco che la Lombardia già oggi può esultare perché non ha più i requisiti che la obbligano a stare in zona gialla e può tornare in quella bianca.
Al governatore è stato chiesto un parere sulla richiesta della Lega di togliere il Green Pass dal 31 marzo: “I segnali ci sono, l’importante è che siano segnali scientifici. Adesso aspettiamo, penso che sia sicuramente giunto il momento di riacquistare le nostre libertà: non credo che sia una questione di data, magari anche prima e magari un po’ dopo. L’importante è che ci siano le condizioni. Le cose stanno andando oggettivamente bene. Quindi credo che possiamo tranquillamente guardare al futuro con ottimismo”.
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