“La madre deve accudire, il padre dà le regole”: nuova bufera su Carlo Ciccioli, capogruppo Fdi nelle Marche

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Anconetano. Presidente del gruppo Fratelli d’Italia Regione Marche. Medico specializzato in psichiatria, neurologia e criminologia. Sposato con tre figlie, 3.191 like alla sua pagina Facebook. Si chiama Carlo Ciccioli. E oggi è di nuovo al centro delle polemiche per aver rimarcato, soltanto qualche giorno fa, la distinzione dei ruoli tra padre e madre: “Il padre deve dare le regole – ha dichiarato – la madre deve accudire”.

La polemica

E dunque, un’altra bufera sul capogruppo marchigiano di Fdi in Consiglio regionale. Già al centro di polemiche, di recente, per essersi espresso in Aula su aborto e denatalità con asserzioni legate ai rischi di “sostituzione etnica”, stavolta fanno discutere le parole pronunciate da Ciccioli durante la presentazione di una proposta di legge regionale del partito per “dare un quadro di riferimento normativo unitario sui temi della famiglia, della genitorialità e della natalità”, primo firmatario Marco Ausili: una proposta, avevano spiegato gli esponenti di Fdi, per “tutelare la famiglia e rinsaldare le fondamenta sulle quali si basa sostenendo la natalità e la genitorialità”. Nell’occasione, Ciccioli ha rimarcato la distinzione dei due ruoli genitoriali, padre e madre appunto: “Senza una di queste figure i bambini possono zoppicare andando avanti nella vita. – ha osservato – Queste cose si studiano in psicoanalisi”.

il caso

Fdi nelle Marche su posizioni antiabortiste. Il capogruppo Ciccioli: “Combattere per l’aborto è retroguardia”

Le reazioni politiche

“Nelle Marche sta succedendo qualcosa di grave da un punto di vista politico e culturale – commenta la deputata Pd Alessia Morani – La destra che si è affermata nelle ultime elezioni regionali sta portando avanti scelte che evocano il ventennio fascista”. Secondo Morani, è “una proposta palesemente incostituzionale che rivela una concezione della donna e delle famiglie medievale. Credo serva una mobilitazione della comunità marchigiana di fronte a questa maggioranza regionale che vuole riportarci indietro di 100 anni. Non possiamo più tollerare questa deriva culturale e politica”. “Anche se ormai dovremmo essere abituate, – sottolinea Articolo 1 di Pesaro – non finiamo mai di stupirci per l’arretratezza culturale che la destra marchigiana dimostra in particolare quando si riferisce alle donne e alla società contemporanea. Ritorna fuori la ‘famiglia naturale frutto ideologico di stampo religioso che nulla ha a che fare con scienza e cultura”. Gianluca Busilacchi, responsabile nazionale Sanità di Articolo 1 ‘ignora’ in “quale manuale di psicoanalisi si studia che l’uomo detta le regole e la donna accudisce a capo chino”. E contesta come “gravissima la cultura di una parte della classe politica della destra più reazionaria che fa fare un vergognoso salto indietro al nostro Paese”. Le dichiarazioni di Ciccioli, afferma Massimiliano Smeriglio, eurodeputatao S&D “sono l’ennesimo attacco retrogrado nei confronti delle donne. Secondo Ciccioli meritano un sostegno le sole famiglie naturali dove un padre dà le regole e la mamma accudisce, secondo il classico schema discriminatorio contro le donne ben consolidato e applicato in diversi ambiti, tra cui quello del lavoro”.

La replica su Fb

Alle polemiche, Ciccioli ha replicato con un post su Facebook: “Ennesimo attacco becero e strumentale da parte del Pd nei confronti miei e di Fratelli d’Italia! Privo ormai di argomentazioni spendibili il Partito democratico è costretto a queste manipolazioni senza fondamento. La verità è che io ho parlato di famiglia come nucleo fondante della nostra società e delle figure genitoriali dal punto di vista psicoanalitico, cioè simbolico. Invece di discutere nel merito di una proposta di legge utile a tutte le famiglie marchigiane, si decontestualizza completamente la mia analisi, senza portare a nulla di costruttivo!”.

Ennesimo attacco becero e strumentale da parte del PD nei confronti miei e di Fratelli d’Italia! Privo ormai di…

Pubblicato da Carlo Ciccioli su Martedì 23 febbraio 2021

L’associazione avvocati per i minori

L’Aiaf Marche (Associazione di avvocati per la famiglia e per i minori) richiama “al rispetto dei principi costituzionali e alla salvaguardia della parità di genere”, dopo le esternazioni del capogruppo regionale di Fdi Carlo Ciccioli in un momento “particolarmente difficile per il contesto sociale e culturale del Paese”. “I cittadini confidano che vengano assunte decisioni o avanzate proposte legislative equilibrate – spiega la presidente dell’Aiaf Marche Marina Guzzini in una nota – in una prospettiva evolutiva che rispetti i diritti dell’uomo, a prescindere dal genere. Non possono essere accettati, tollerati e tanto meno condivisi pensieri retorici, inspirati a vetuste ed arcaiche visioni della vita, che nulla hanno a che vedere con la realtà sociale contemporanea”. “L’affermazione e la tutela di diritti sacri e inviolabili dell’uomo – aggiunge – non può di certo essere repressa facendo riaffiorare concezioni medievali della famiglia” perché “nell’esercizio della responsabilità genitoriale, entrambi i genitori, pariteticamente, senza distinzione, con uguale dignità e reciproco rispetto, devono favorire un clima sereno ed affettivamente equilibrato a prescindere dal genere, tutelando incondizionatamente l’interesse del minore”.

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