La manovra si è inceppata. Solo 6 decreti attuativi su 116

Pubblicità
Pubblicità

ROMA – Il contatore scorre lentamente. Di fatto si è inceppato: segna 6 su 116. Un bel problema per il governo perché i numeri si riferiscono ai provvedimenti attuativi previsti dalla legge di bilancio. E se il contatore non accelera, le norme restano sulla carta. Non entrano in vigore. Come la Carta risparmio spesa, la card per l’acquisto di beni di prima necessità destinata ai redditi bassi, fino a 15 mila euro. I buoni spesa, gestiti dai Comuni, tarderanno ad arrivare: il decreto doveva essere pronto entro il 2 marzo e invece è ancora in lavorazione.

Manovra 2023, dalle pensioni al fisco: tutte le misure della prima legge di Bilancio del governo Meloni

E lo stesso vale per un’altra misura rivendicata da Giorgia Meloni a dicembre, quando la Finanziaria ha preso forma: il Reddito alimentare. I soldi (1,5 milioni quest’anno) sono rimasti nelle casse pubbliche perchè ancora non c’è il decreto del dicastero del Lavoro che serve a stabilire i tempi e le modalità di erogazione dei pacchi alimentari, realizzati con l’invenduto della distribuzione, per chi è in povertà assoluta.

Dal ministero spiegano che gli uffici stanno lavorando insieme a quelli del dicastero delle Politiche agricole per un decreto “di prossima emanazione che integrerà la misura con le altre che servono a contrastare la povertà alimentare di competenza” dello stesso dicastere del Lavoro. Ma intanto il ritardo c’è ed è stato registrato nelle tabelle del monitoraggio condotto dal Servizio per il controllo parlamentare della Camera: all’appello mancano 110 provvedimenti attuativi sui 116 divisi tra gli 86 decreti ministeriali, i 15 decreti della presidente del Consiglio e gli altrettanti provvedimenti direttoriali. I dati fotografano la situazione al 20 febbraio, ma nelle ultime settimane il quadro non è cambiato. I ministeri fanno fatica. E anche l’Ufficio per il programma di governo, di stanza a Palazzo Chigi, prende atto della lentezza. 

Dalla spesa alimentare, a mobili e psicologo. La carica dei bonus nella manovra del governo Meloni

Tra l’altro i decreti legati alla legge di bilancio sono solo una parte del problema perché i provvedimenti attuativi che ancora non sono stati adottati dall’esecutivo di centrodestra ammontano in tutto a 504, con un fardello pesante ereditato dal recente passato perché 235 dei 504 decreti sono stati programmati dal governo di Mario Draghi, 68 dal Conte II e, andando ancora indietro, diciannove sono relativi a disposizioni legislative approvate dall’esecutivo gialloverde. Altri 43 si riferiscono addirittura ai governi Letta, Renzi e Gentiloni.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *