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La maturità della ripartenza, ecco i sogni degli studenti italiani

È la maturità che segna l’uscita dalla pandemia. Che sa di ripartenza, di fine delle restrizioni. Anche se per i 540 mila studenti italiani che da oggi sono alle prese con l’esame per il diploma si tratterà di una prova da affrontare seguendo le regole di sicurezza imposte dalla pandemia. Ragazze e ragazzi porteranno la mascherina chirurgica all’entrata e terranno la distanza di due metri dalla commissione esaminatrice. Sono i maturandi segnati dal virus che ha fatto irruzione nelle loro vite proprio mentre si preparavano ad affrontare la prova che resta nella memoria.

È una notte prima degli esami più particolare delle altre perché i sogni, le aspirazioni  di questi ragazzi e di queste ragazze fanno i conti con il periodo di isolamento che si sono appena lasciati alle spalle. E, dunque, sono più forti degli altri sogni. Da Milano a Palermo, la generazione che ha fatto la maturità al tempo del Covid si racconta. Ecco le storie, le speranze, le ambizioni che abbiamo raccolto.

A Genova saranno in seimila a scendere in campo dopo l’anno più difficile per affrontare l’esame. Dalla calciatrice all’attivista, le storie di dieci candidati. Tante esperienze perse – viaggi, assemblee, incontri, occasioni culturali e di formazione – ma i loro sogni sono intatti. C’è chi si immagina in politica, nonostante la disillusione dilagante. Chi con tenacia ha superato difficoltà e bocciature, e ora persegue l’obiettivo di comandare una nave. Chi ha affrontato complicazioni sanitarie ma guarda al futuro, e combatte i pregiudizi che ancora pesano sulle giovani donne, soprattutto quando pratichi uno sport ancora giudicato “da maschi”.

Il dossier

Maturità, a Genova seimila in campo dopo l’anno più difficile. Dalla calciatrice all’attivista, le storie di dieci candidati

Giorgia, Nicolò, Dimple e gli altri: viaggio in dieci innterviste da Piacenza a Ravenna, nell’anno più difficile, quello dopo la lunga stagione dell’isolamento da pandemia. Per scoprire che le ambizioni per fortuna restano intatte ma le incertezze e i dubbi sul futuro pesano di più. C’è chi ci arriva con il carico di sofferenza di un lutto in famiglia a causa del virus, chi con la voglia di cambiare il mondo, quantomeno di tornare ad averlo più libero dopo i lockdown e due anni di scuola vissuti a singhiozzo. E ancora la videostorie di Ciro, che dal  professionale alberghiero del Convitto Rinaldo Corso di Correggio dice: “Comunque andrà, la dedico a mio nonno”.

Maturità, dieci storie di sogni e speranze: i ragazzi e le ragazze si raccontano

L’ultimo scoglio di un anno difficile: niente prove scritte per i 30 mila studenti che affronteranno la prova in Toscana rimane il colloquio. Il candidato è al centro dell’aula e tutti intorno i professori a distanza di due metri. Debuttano in Toscana i percorsi trasversali: sport, teatro, cinema e altro. Aohua, Pablo, Susana, Gregorio e Alice e gli altri narrano le loro aspettative, e i sogni di somani.

C’è chi ha l’ambizione di diventare magistrato, poi c’è chi vorrebbe sfondare nel cinema e chi ha già puntato l’azienda che fa per lui. Poi c’è chi ha solo voglia di partire e dimenticare questo anno difficile, fatto ancora di mascherine, di didattica a distanza e del peso insostenibile del Covid, che come un ciclone ha spazzato via affetti, programmi e quella spensieratezza tipica dell’ultimo anno delle superiori.

Maturità, in Toscana 30 mila studenti oggi all’esame: ecco i loro sogni

La vita di Naomi, originaria della Nigeria, all’ultimo anno dell’istituto per il turismo Marco Polo, che non ha trovato una famiglia affidataria e ha come obiettivo quello di ottenere la cittadinanza. E poi c’è Mattia che racconta il suo anno durissimo per chi come lui è uno studente pendolare: “Nel mio elaborato anche i diritti lgbt+”. C’è Samuela che dopo l’esame continuerà a studiare alla “Dance Area” di Ginevra. Un viaggio in Sicilia attraverso le dieci storie dei suoi maturandi.

Maturità in Sicilia, al via in 50mila: paure e sogni del dopo-Covid

Sono circa 40mila invece i candidati solo a Napoli: ci sarà solo una prova orale in presenza di circa un’ora senza scritti. Si applicherà il protocollo anti Covid dello scorso anno: scanner, mascherine, distanziamento. Alessandra Catalano, liceo classico Genovesi, ha capito con il Covid di voler fare il medico. Simone Ciraolo invece, del liceo Mazzini, che non le manda a dire: “l’Italia è un Paese per vecchi”. E spiega: “Non c’è impegno verso il nuovo, si resta ancorati al passato. Ed è il motivo per cui mi vedo, in futuro, in Germania o negli Usa: lì c’è una mentalità che si muove con il tempo”.

Campania, maturità: via agli esami per 70mila studenti: “Vediamo il traguardo, ma che anno terribile…”

In Puglia la carica dei 40mila agli esami della ripartenza: “La nostra vita ricomincia da qui”. Ecco i volti, le aspettative, le storie di alcuni candidati: dalla barista 45enne al 15enne venuto dal Bangladesh. Tutul Khan è andato via dal suo Paese a 15 anni. Ha fatto tappa in Inghilterra e dopo un paio d’anni si è trasferito a Bari, dove ha frequentato la scuola media Verga a Japigia: “Ho capito che il diploma è importante per lavorare e anche per la conoscenza della lingua”.

Maturità, in Puglia la carica dei 40mila agli esami della ripartenza: “La nostra vita ricomincia da qui”

Dieci storie anche dal Lazio, dove sono 50mila i ragazzi ammessi agli esami più attesi del periodo scolastico. “Ora che si avvicina con la maturità la fine di questa esperienza, che non tornerà mai più, mi rendo conto di aver imparato tanto”, dice Bianca Giardina, 19 anni, maturanda del liceo classico Virgilio. Safa Ali si sta per diplomare all’istituto paritario Magnum. Prima che i docenti comincino a farle domande, parlerà del Fascismo, “una tematica attuale, adesso, visto che si parla di episodi che lo rievocano”. C’è poi chi come Ludovico Valentini, studente del liceo scientifico Cavour, ha una media del 9,25, passione per la fisica e futuro (spera) ricercatore: “L’anno scolastico? Insolito, strano, alienante”.

Roma, maturità, quei cinquantamila ragazzi che adesso vogliono il futuro

Sono 33mila in Piemonte gli studenti che si siederanno davanti alle commissioni. Se anche molti sono favorevoli al maxi- orale, perché considerato più in linea con il momento storico in termini di competenze, il timore infatti per alcuni è di essersi un po’ disabituati a parlare in presenza. C’è chi si è ammalato, qualcuno ha perso i nonni nella pandemia. Alcuni sono in molto agitati, altri meno. Sono giovani, ma hanno già storie da raccontare. E tutti quanti hanno un unico obiettivo: scrivere il proprio domani.

Dall’ansia prima della prova ai sogni per il futuro, l’esame raccontato da dieci maturandi torinesi

A Genova sono 6mila i maturandi. C’è chi si immagina in politica, nonostante la disillusione dilagante. Chi con tenacia ha superato difficoltà e bocciature, e ora persegue l’obiettivo di comandare una nave. Chi ha affrontato complicazioni sanitarie ma guarda al futuro, e combatte i pregiudizi che ancora pesano sulle giovani donne, soprattutto quando pratichi uno sport ancora giudicato “da maschi”. C’è chi ha trovato la forza nella squadra e nell’appoggio dei compagni, chi nell’aiutare gli altri: impegnandosi nella distribuzione di pacchi alimentari, nel dare una mano con i compiti ai bambini che sono rimasti indietro.

Il dossier

Maturità, a Genova seimila in campo dopo l’anno più difficile. Dalla calciatrice all’attivista, le storie di dieci candidati

A presentarsi davanti alle 1.820 commissioni d’esame previste in Lombardia saranno 76mila studenti. Tra loro Martina Abdel Messih, 18 anni, la più piccola di quattro fratelli nati in Italia da genitori di origini egiziane, allieva dell’Istituto tecnico economico Zappa, si prepara all’esame per conquistare un diploma che “a causa delle lezioni in Dad ci è costato il triplo della fatica”. “Sono entrato con una mentalità ed esco con una del tutto diversa: sono cresciuto”: Moustafa Elsaeidy, 19 anni, sintetizza così i 5 anni al liceo scientifico Bottoni, culminati in un progetto che avrebbe dovuto portarlo in visita al campo di concentramento di Mauthausen. Le altre testimonianze nell’articolo della redazione milanese.

Maturità a Milano: la Dad non uccide i sogni dei ragazzi, dieci piccole storie di un mondo che è cambiato



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